
Il nostro metodo
Prima o poi a tutti capita di sentir parlare degli integratori di ferro. In particolar modo le donne, soffrono di una condizione conosciuta come anemia, i cui sintomi principali, la stanchezza e la debolezza, sono dovuti, nella maggior parte dei casi, proprio ad una riduzione delle riserve di ferro nel sangue.
Per curare l’anemia, i professionisti della salute e dell’alimentazione ricorrono molto spesso ad integratori di ferro. Al di fuori dell’ambito medico, sono poche le persone che conoscono i segreti di questo integratore alimentare. In questo nostro articolo parleremo del ferro e di come trarre vantaggio da questo minerale tanto utile. Continua a leggere!
Le cose più importanti in breve
- Il ferro è un minerale necessario per la sintesi dell’emoglobina dei globuli rossi. Permette la circolazione di nutrienti e ossigeno nell’organismo e agisce come catalizzatore di importanti reazioni chimiche.
- Non bisogna superare le dosi raccomandate di questo integratore, né la durata del trattamento stabilita. Altrimenti, il ferro può provocare un’ossidazione dei tessuti che potrebbe risultare nociva per l’organismo.
- Al momento di scegliere un integratore di ferro, occorre tenere in considerazione gli allergeni che potrebbe contenere, il suo formato (solido o liquido) e la presenza di coloranti che potrebbero macchiare i denti. Se sei vegano o vegetariano, puoi scegliere combinazioni di questo integratore appositamente formulate per queste categorie.
I migliori integratori di ferro sul mercato: la nostra selezione
Abbiamo realizzato una classifica dei migliori integratori di ferro attualmente disponibili sul mercato italiano. Dopo aver valutato una serie di caratteristiche, tra cui abbiamo incluso le dosi di ferro per ciascun prodotto, la sua biodisponibilità e il suo rapporto qualità-prezzo, abbiamo stilato questo elenco, con ottime scelte di integratori:
- L’integratore di ferro liposomiale con la migliore biodisponibilità
- L’integratore con ferro preferito dalle recensioni: Vegavero
- L’integratore con ferro più venduto: Floradix
- L’integratore di ferro più semplice: Pharmanutra Sideral
- L’integratore di ferro a rilascio prolungato: Jamieson
- L’integratore con ferro più conveniente: Lineavi
L’integratore di ferro liposomiale con la migliore biodisponibilità
Uno dei problemi principali degli integratori di ferro è la loro tollerabilità. La forma liposomiale di questo prodotto di Sundt Nutrition® è invece ben tollerata, proprio grazie al principio attivo “impacchettato” nei liposomi.
Contiene anche vitamina C, particolarmente utile per un assorbimento ancora migliore del ferro. La confezione contiene 60 capsule, da assumere una volta al giorno. Non contiene glutine ed è vegan-friendly.
L’integratore con ferro preferito dalle recensioni: Vegavero
Vegavero è una marca che ama e rispetta la natura e, come indica anche il nome, produce integratori vegan e privi di qualsiasi sostanza artificiale. Questo prodotto, oltre al ferro, contiene acido folico, vitamina C e vitamine B2, B6, B9 e B12. La confezione contiene 120 capsule e la dose consigliata è di una capsula al giorno.
Chi ha provato questo integratore si dice assolutamente soddisfatto per la sua efficacia. In breve tempo si notano miglioramenti, attenuazione dei disturbi e aumento dei livelli di ferro nell’organismo. Il rapporto qualità-prezzo è ottimo, date le numerose sostanze presenti, ed è un integratore privo solitamente di effetti collaterali.
L’integratore con ferro più venduto: Floradix
Come l’integratore precedente, anche questo è adatto per vegani e vegetariani. Pensato in particolare per alleviare la spossatezza, si presenta sotto forma di 84 tavolette contenenti acido folico, vitamina C e vitamine del gruppo B. Si consiglia l’assunzione di 2 tavolette al giorno, lontano dai pasti. È privo di lattosio e glutine.
Anche in questo caso, le recensioni sottolineano l’ottima tollerabilità di questo integratore, che solitamente non provoca disturbi o effetti collaterali. Viene assorbito facilmente ed efficacemente dall’organismo e ha un eccellente rapporto qualità-prezzo. Ideale da assumere anche durante gravidanza e allattamento.
L’integratore di ferro più semplice: Pharmanutra Sideral
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La confezione di questo integratore è più piccola rispetto ai due precedenti: contiene infatti solo 20 capsule. A base di ferro sucrosomiale e vitamina C, è privo di glutine ma contiene proteine del latte, quindi non è adatto a chi è intollerante al lattosio. La modalità d’uso prevede l’assunzione di una capsula al giorno.
Le opinioni relative a questo integratore sono più che positive: facilmente assimilabile, non provoca solitamente disturbi gastrointestinali e viene spesso prescritto dai medici per la sua efficacia e affidabilità. Dato che solitamente si consiglia l’utilizzo per almeno un mese, c’è chi gradirebbe confezioni con un maggior numero di capsule.
L’integratore di ferro a rilascio prolungato: Jamieson
Si tratta di un integratore di ferro molto essenziale, perché, oltre al ferro, non contiene altre sostanze né vitamine. A base di ferro fumarato, è un integratore a rilascio prolungato, cosa che ne facilita l’assorbimento e l’utilizzo da parte dell’organismo. La confezione contiene 100 compresse, da assumere una al giorno.
Gli acquirenti sottolineano l’assenza di effetti collaterali e la facilità di assunzione date le piccole dimensioni delle compresse. Allevia velocemente la stanchezza e risulta utile anche per le donne in gravidanza. Chi desidera però un integratore più completo (per esempio con vitamine) deve ricorrere necessariamente ad un altro tipo di prodotto.
L’integratore con ferro più conveniente: Lineavi
Lineavi è un marchio tedesco affidabile e pluripremiato i cui prodotti soddisfano gli standard di qualità più elevati. Questo integratore vegan consiste in 120 capsule contenenti ferro, stearato di magnesio, vitamina C e 8 vitamine del gruppo B. Una capsula al giorno permette di coprire il 100% del fabbisogno giornaliero delle sostanze indicate.
Secondo le recensioni, dopo un breve periodo di utilizzo è già possibile notare una riduzione della stanchezza e maggiori livelli di energia. È un integratore efficace e non provoca disturbi gastrointestinali. Numerosi acquirenti lamentano l’assenza di istruzioni o etichette in italiano per qualche informazione in più: tutte le scritte sono esclusivamente in tedesco.
Guida all’acquisto: Tutto quello che devi sapere sugli integratori di ferro
Gli integratori di ferro sono stati utilizzati per la prima volta nel 1832 dal medico francese Pierre Blaud. Da allora, questo prodotto viene usato come principale trattamento per la carenza nutrizionale più diffusa nel mondo, nota come anemia sideropenica o da deficit di ferro.
Che cos’è il ferro?
Il ferro interviene in numerosi processi della biologia umana. Questo minerale fa sì che si svolgano determinate reazioni chimiche e costituisce parte essenziale di due proteine incaricate della circolazione di ossigeno e nutrienti (mioglobina ed emoglobina). Nella lista seguente, spieghiamo nel dettaglio queste funzioni(1):
- Funzioni enzimatiche (reagenti chimici): Tra le altre cose, il ferro svolge un ruolo importante nella sintesi del DNA, nella formazione di collagene, nella regolazione del sistema immunitario, nella difesa dell’organismo di fronte a microbi che provocano malattie e nella regolazione del pH del sangue.
- Formazione di mioglobina: La mioglobina è una proteina che immagazzina ossigeno nei muscoli scheletrici (che si occupano dei movimenti volontari) e nel miocardio (muscolo cardiaco). Grazie al ferro, questa proteina può formarsi correttamente e cedere ossigeno alle fibre muscolari nei momenti più necessari.
- Formazione di emoglobina: L’emoglobina presenta una struttura simile alla mioglobina. Questa proteina si trova nei globuli rossi, dotandoli della capacità di trasportare ossigeno ai tessuti che ne hanno bisogno e di rimuovere l’anidride carbonica risultante dal metabolismo cellulare. Per la formazione di questa proteina, serve il ferro.
Un adulto sano presenterà riserve di ferro che oscillano tra 1 e 3 grammi, ma il metabolismo cellulare ridurrà quotidianamente una parte del ferro immagazzinato nell’organismo. Nel caso delle donne in età fertile, queste perdite saranno ancora maggiori. La dose giornaliera raccomandata (RDA) di ferro per reintegrare queste riserve è consultabile nella seguente tabella(2):
Gruppo di popolazione | Milligrammi/giorno (mg/gg) |
---|---|
Bambini fino a 6 mesi | 0,3 mg/gg |
Bambini fino a 12 mesi | 11 mg/gg |
Bambini 1-5 anni | 7 mg/gg |
Bambini 6-11 anni | 10 mg/gg |
Adolescenti maschi (12-18 anni) | 11 mg/gg |
Adolescenti femmine (12-18 anni) | 15 mg/gg |
Uomini adulti (18-99 anni) | 8 mg/gg |
Donne adulte (in età fertile) | 18 mg/gg |
Donne incinte | 27 mg/gg |
Donne che allattano | 9 mg/gg |
Donne in post-menopausa o senza mestruazioni | 8 mg/gg |
Quali sintomi provoca una carenza di ferro?
Anemia sideropenica lieve
- Affaticamento: La stanchezza di fronte ad attività che in precedenza non comportavano alcuno sforzo è solitamente uno dei primi sintomi di anemia. Riducendosi la quantità di emoglobina, i tessuti del corpo (tra cui quelli di muscoli e cervello) ricevono un minore apporto di sangue e sono più inclini alla spossatezza.
- Pallore: L’emoglobina conferisce al sangue il suo caratteristico colore scarlatto. Un deficit di ferro (e, quindi, di emoglobina) renderà la pelle pallida. Nelle persone dalla pelle scura, questo pallore si può notare nelle mucose (per esempio, nel rivestimento interno delle palpebre, che apparirà biancastro anziché rosaceo).
- Mal di testa: Se il trasporto di ossigeno e nutrienti al cervello è compromesso a causa di una mancanza di ferro, è possibile che si presentino ricorrenti cefalee.
- Mancanza di concentrazione: La diminuzione dell’ossigenazione cerebrale può rendere difficile concentrarsi nello studio o nel lavoro.
- Unghie e capelli fragili: La mancanza di apporto sanguigno a capelli e unghie renderà fragili i loro tessuti. I capelli perderanno lucentezza e, se la carenza di ferro è sufficientemente grave, possono arrivare a cadere. Per quanto riguarda le unghie, tenderanno a rompersi facilmente e potranno assumere un aspetto concavo noto come coilonichia.
- Strane voglie: Una carenza di ferro può suscitare lo strano desiderio di mangiare ghiaccio, argilla, terra, gesso o la calce delle pareti: è il modo con cui il corpo cerca di recuperare parte del minerale di cui è carente.
- Ansia: La mancanza di ossigeno tessutale causata dalla carenza di ferro può provocare uno stato di nervosismo e ansia costante.
- Infezioni più frequenti: Il ferro è indispensabile per il buon funzionamento del sistema immunitario. Un suo deficit influenzerà la funzione dei globuli bianchi e complicherà la distruzione dei microbi, cosa che provocherà più infezioni come raffreddori e gastroenteriti.
Anemia sideropenica grave
- Mancanza di appetito: È stato rilevato che, in alcune persone, l’anemia può provocare uno stato di debolezza e inappetenza. Mangiare meno peggiorerà ulteriormente l’anemia, creando un circolo vizioso.
- Palpitazioni e ritmo cardiaco accelerato: Il muscolo cardiaco cercherà di compensare il calo di emoglobina aumentando la frequenza dei battiti. Ciò aumenterà la velocità con cui il sangue raggiunge i vari tessuti del corpo, ma provocherà tachicardia e palpitazioni.
- Sindrome delle gambe senza riposo: L’anemia da carenza di ferro è stata collegata ad una maggiore incidenza di questa spiacevole patologia. In questa sindrome si verifica un formicolio alle gambe che solitamente si presenta durante i periodi di riposo e può causare insonnia.
- In bambini e adolescenti, riduzione della crescita: Il ferro è essenziale per il corretto sviluppo dei più giovani. Se l’anemia non viene trattata per tempo, potrebbe arrivare a pregiudicare la crescita.
- Neonati di peso scarso: È stato dimostrato che le gestanti con anemie molto gravi danno alla luce bambini di peso minore e con maggiori percentuali di complicazioni rispetto alle donne sane. Un’anemia lieve, invece, non è motivo di preoccupazione e non è considerata nociva per le donne incinte.
Esistono cause diverse per la carenza di ferro. Una scarsa assunzione di questo minerale, un assorbimento carente da parte dell’organismo, maggiori perdite di ferro o un aumento delle esigenze nutrizionali possono determinare la comparsa di anemia sideropenica. I gruppi di popolazione che presentano rischi maggiori di presentare questa carenza sono elencati nella seguente lista(3):
Minore assunzione di ferro
- Individui che seguono diete ricche di carboidrati e povere di prodotti di origine animale (soprattutto vegani e vegetariani)
- Persone che si sottopongono a diete dimagranti ipocaloriche
- Persone che soffrono di disturbi alimentari
Carenza nell’assorbimento di ferro
- Persone affette da celiachia
- Persone affette dalla malattia di Crohn
- Persone affette da colite ulcerosa
- Individui che si sono sottoposti ad interventi con cui è stata rimossa parte dell’intestino o dello stomaco (chirurgia bariatrica o interventi per il trattamento di tumori, malattia di Crohn o colite)
Aumento delle perdite di ferro
- Donne con mestruazioni abbondanti o affette da endometriosi
- Persone che perdono sangue a causa di varie patologie (soprattutto varici esofagee o cancro al colon)
Aumento delle esigenze nutrizionali
- Donne incinte
- Donne che allattano
- Bambini e adolescenti nell’età della crescita
- Persone che praticano sport molto impegnativi
- Persone sottoposte a stress (studenti in periodo di esami, lavoratori dediti a mansioni molto impegnative)
Nella maggior parte dei casi, le persone che soffrono di anemia sideropenica sono donne in età fertile, perché durante le mestruazioni perdono grandi quantità di sangue. Le anemie che compaiono in persone non mestruate possono avere cause più gravi e dovrebbero essere studiate approfonditamente da un medico(4).
Quali alimenti sono ricchi di ferro?
Alimento (100 grammi) | Quantità di ferro (milligrammi) | Tipo di ferro | Percentuale di dose giornaliera raccomandata (per una donna in età fertile) |
---|---|---|---|
Vongole | 28 | Eme | 155% |
Lenticchie | 6,6 | Non eme | 37% |
Interiora (fegato) di vitello | 6,5 | Eme | 36% |
Semi di zucca | 4,2 | Non eme | 23% |
Spinaci | 3,6 | Non eme | 20% |
Tofu | 3,5 | Eme | 19% |
Cioccolato fondente | 3,3 | Non eme | 18% |
Sardine in scatola | 3 | Eme | 17% |
Quinoa | 2,8 | Non eme | 15% |
Carne rossa (maiale o vitello) | 2,7 | Eme | 15% |
Tacchino | 2,3 | Eme | 13% |
Broccoli | 1 | Non eme | 6% |
Con tanti alimenti di origine vegetale ricchi di ferro, potrebbe sembrare strano che vegani e vegetariani rientrino tra i gruppi di popolazione a maggior rischio di soffrire di una carenza di questo minerale. Tuttavia, esiste un’importante differenza tra il ferro che si trova negli alimenti di origine animale (eme) e quelli di origine vegetale (non eme).
Il ferro eme si trova nelle molecole dell’emoglobina animale. La sua struttura aiuta l’organismo umano a realizzare i processi di assorbimento e recepimento del ferro da parte delle cellule. L’assimilazione del ferro non emo, invece, è più complicata e non tutto il contenuto ingerito finisce col raggiungere il flusso sanguigno(5, 6, 7).
Inoltre, gli alimenti di origine vegetale contengono altri prodotti (per esempio, fitati)(8) che inibiscono l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo. Vegani e vegetariani dovranno assumere abbondanti quantità di alimenti ricchi di ferro e combinarli con sostanze che ne aumentino l’assorbimento, come la vitamina C(9).
Chi può beneficiare di un integratore di ferro?
Fortunatamente, le persone giovani, le donne con mestruazioni abbondanti e i vegani soffrono del tipo di anemia più benigna (da carenza di ferro), che solitamente viene rilevata con un semplice esame del sangue. Queste persone beneficeranno enormemente dell’utilizzo di un integratore di ferro, notando, dopo il trattamento, i seguenti effetti(3, 12, 13):
- Attenuazione dell’affaticamento
- Migliore resistenza all’esercizio
- Miglioramento delle condizioni di capelli e unghie
- Attenuazione della sindrome delle gambe senza riposo
- Attenuazione delle palpitazioni
- Miglioramento della concentrazione
- Attenuazione dell’ansia
Quali tipi di integratori di ferro esistono?
- Solfato ferroso: Questo è il composto di ferro più popolare e che compare nella maggior parte degli integratori di questo minerale. Anche se è un prodotto economico e sicuro, va assunto a digiuno per non pregiudicarne l’assorbimento. Può provocare effetti gastrointestinali indesiderati.
- Gluconato ferroso: Questo tipo di integratore contiene due molecole di amminoacidi che aumentano l’assorbimento, quindi può essere assunto insieme agli alimenti. Inoltre, questa sostanza comporta meno fastidi gastrointestinali rispetto al solfato ferroso.
- Bisglicinato ferroso: Questo integratore è più delicato con l’apparato digestivo delle persone più sensibili. In generale, durante l’uso del bisglicinato si verificheranno meno effetti collaterali.
- Altri preparati (lattato e citrato): Esistono numerose combinazioni di ferro e altre sostanze (come il lattato o il citrato). In questo caso, si raccomanda di scegliere integratori che offrano ferro in forma ferrosa (Fe II) anziché ferro ferrico (Fe III). La forma ferrosa di questo minerale si assorbe più facilmente.
Inoltre, potrai trovare combinazioni di ferro e altri nutrienti, come la vitamina C (un antiossidante in grado di migliorare l’assorbimento di questo minerale), l’acido folico (altro nutriente essenziale per la sintesi dei globuli rossi) e la vitamina B12 (un composto che tende a mancare nelle diete vegane). Puoi trovare ulteriori informazioni su queste sostanze in questo blog.
Come assumere l’integratore di ferro?
Si consiglia di ingerire questi integratori a digiuno (o, almeno, due o tre ore prima o dopo i pasti). È essenziale assumere il ferro almeno due ore prima o dopo il consumo di caffè, tè, uova, latticini, integratori di calcio o determinati farmaci, dato che queste sostanze inibiscono l’assorbimento di questo minerale (soprattutto del solfato ferroso).
Invece, assumere l’integratore di ferro con un frutto (preferibilmente un agrume) o con un bicchiere di succo di frutta favorirà l’assorbimento del minerale. La vitamina C contenuta in questi alimenti contribuisce infatti a far sì che il ferro passi alla sua forma ferrosa, migliorando il recepimento del nutriente da parte delle cellule del corpo.
L’obiettivo del trattamento con ferro è quello di innalzare i livelli di emoglobina fino a parametri normali (13-17 grammi per decilitro negli uomini e 12-15 grammi per decilitro nelle donne) e rifornire le riserve di ferro dell’organismo. Si raccomanda di utilizzare l’integratore per due mesi. Poi, è consigliabile sottoporsi a nuove analisi(3, 10, 14).
Quali precauzioni devo prendere durante l’uso degli integratori di ferro?
- Disturbi gastrointestinali: Ad alcune persone, il ferro può provocare dolori addominali. Questi disturbi possono essere da lievi a intensi. In questi casi, si consiglia di assumere l’integratore per la notte (così che il fastidio non si possa percepire durante il sonno) o di ingerire insieme al ferro una piccola quantità di un alimento (come pane o biscotti).
- Stipsi o diarrea: A seconda delle caratteristiche individuali di ciascuna persona e della marca dell’integratore di ferro che si utilizza, possono presentarsi diarrea o stipsi. In molti casi sarà necessario cambiare la dieta (per esempio, apportando più fibre, nel caso della stipsi) o scegliere un altro integratore meglio tollerato.
- Feci scure: Gli integratori di ferro possono conferire alle feci una caratteristica colorazione nera intensa. Questo effetto è del tutto innocuo. Tuttavia, le feci scure in una persona che non assume ferro sono segnale di qualche malattia e possono generare ansia in chi non è a conoscenza di questo effetto collaterale.
Gli integratori di ferro, se utilizzati in dosi maggiori di quelle raccomandate per lunghi periodi di tempo, possono essere nocivi. È stato dimostrato che questa molecola è dotata di una proprietà ossidante che può intaccare la salute dei tessuti del corpo(17). Per questo motivo, si consiglia di ricorrere al ferro solo quando necessario e per il minor tempo possibile.
Dall’altra parte, questi prodotti presentano numerose interazioni farmacologiche con sostanze molto usate nel trattamento di patologie comuni. Sarà quindi necessario consultare il medico prima di iniziare un trattamento con integratori di ferro, se si fa uso contemporaneamente di qualcuno dei seguenti prodotti(18, 19):
- Trattamento del morbo di Parkinson: Levodopa
- Trattamento delle malattie tiroidee: Levotirossina
- Antiacidi: Omeprazolo e simili
- Antibiotici: Chinoloni, penicillamina, penicillina
- Integratori: Calcio e zinco
Le persone con disturbi che colpiscono il metabolismo del ferro (per esempio, l’emocromatosi) non devono assumere questi integratori senza supervisione medica. Nel caso delle donne incinte e dei minori di diciotto anni, il ferro si è dimostrato sicuro, purché il trattamento sia supervisionato e personalizzato da un medico.
Quanto costano gli integratori di ferro?
Le combinazioni con altri nutrienti innalzano il prezzo di questo tipo di integratori. Quindi, un prodotto che oltre al ferro contenga vitamina C, acido folico e vitamina B12 avrà un prezzo medio di 11 euro per trenta capsule, il doppio rispetto a quelli che offrono unicamente sali di ferro.
Criteri di acquisto
Se vuoi trarre il massimo beneficio dal tuo integratore di ferro, dovrai scegliere un prodotto adatto alle tue esigenze, in maniera individualizzata. I seguenti criteri di acquisto ti aiuteranno al momento di decidere tra un prodotto e l’altro e ti permetteranno di comprare un integratore di ferro efficace ed economico:
- Allergeni e intolleranze
- Combinazione con altri nutrienti
- Formato
- Coloranti
- Alimentazione vegana e vegetariana
Allergeni e intolleranze
Sono state segnalate reazioni allergiche agli integratori di ferro. Il solfato ferroso può generare prurito, orticaria (sfoghi cutanei) e arrossamento della pelle. In casi eccezionali, questa sostanza può dar luogo ad una reazione anafilattica (gonfiore di labbra, lingua o gola). Di fronte ad una reazione di questo tipo, sarà essenziale richiedere assistenza medica(20).
Ricorda che il ferro viene solitamente combinato con altre sostanze per dotare l’integratore di stabilità molecolare. Se sei allergico al glutine, alla soia, ai frutti di mare, al lattosio o a qualsiasi altro prodotto, non dimenticare di controllare l’etichetta del tuo integratore per escludere la presenza di qualsiasi allergene(21).
Combinazione con altri nutrienti
Anche se può risultare allettante assumere diverse vitamine e minerali con una sola capsula, le combinazioni di ferro, vitamina B12 e acido folico hanno un prezzo elevato e si rivolgono ad un pubblico molto specifico. I vegani e le donne incinte beneficeranno di questi integratori, mentre le altre persone possono risparmiare qualche euro scegliendo prodotti più semplici.
Nel caso dell’acido ascorbico o vitamina C, è stato dimostrato che questa sostanza aumenta l’assorbimento di ferro nel duodeno. È però possibile ottenere un simile incremento della biodisponibilità di questo composto assumendo l’integratore di ferro con un bicchiere di spremuta d’arancia o con un po’ di frutta.
Formato
Gli integratori di ferro si presentano solitamente sotto forma di compresse, capsule o tavolette. Tuttavia, se questi formati non risultassero particolarmente comodi (come nel caso di persone con difficoltà a deglutire alimenti solidi), si può trovare anche ferro in formato liquido, bevibile: è efficace quanto gli integratori solidi, anche se un po’ più costoso.
Coloranti
Il ferro, tenuto in bocca per molto tempo, rischia di macchiare i denti con un colore simile a quello del “ferro ossidato”. Se utilizzi un integratore in compresse, non lasciare che la pastiglia si sciolga in bocca. Nel caso del ferro bevibile, si consiglia di assumerlo con una cannuccia per evitare il contatto con i denti.
Alimentazione vegana e vegetariana
Il ferro è un nutriente che può mancare nella dieta di vegani e vegetariani, quindi non ti sarà difficile trovare integratori che rispettino le limitazioni delle diete plant-based. Numerose marche producono preparati appositamente pensati per vegani e vegetariani. Questi integratori possono contenere, inoltre, vitamina B12.
Conclusioni
La carenza di ferro colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Le donne in età fertile, i vegani e i giovani sportivi, se non riescono ad equilibrare il metabolismo di questo minerale mediante una dieta adeguata, possono subire le spiacevoli conseguenze dell’anemia. Per queste persone, un integratore di ferro può essere un ottimo aiuto.
Gli integratori di questo minerale ti restituiranno l’energia in poche settimane, anche se dovrai continuare ad utilizzarli per qualche mese, per reintegrare le tue riserve di ferro nell’organismo. Ricorda di assumerli solo per il tempo necessario e nelle dosi indicate o correrai il rischio di finire “ossidato”!
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(Fonte dell’immagine in evidenza: Andriiakhina: 49483789/ 123rf.com)
Riferimenti (22)
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