Probiotici
Ultimo aggiornamento: 02/10/2020

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In questa nuova nuova guida sugli integratori tratteremo un argomento molto attuale: l’uso dei probiotici. Questi integratori possono trovarsi al supermercato, in farmacia, nelle erboristerie e vengono spesso consigliati alle persone che soffrono di disturbi intestinali, come gonfiore addominale e flatulenza. Sai come funzionano veramente?

I probiotici promettono di ripristinare l’equilibrio della “flora” microbica delle persone sotto stress, che seguono diete inadeguate o che abusano di antibiotici. Tuttavia, questi integratori sono particolarmente delicati e richiedono una certa conoscenza per essere utilizzati con successo.

Le cose più importanti in breve

  • Con probiotici si intendono generalmente integratori che contengono microrganismi vivi capaci di beneficiare il nostro organismo. A volte vengono chiamati ‘fermenti lattici’ ma non hanno niente a che vedere con il latte.
  • Esistono diverse specie e ceppi batterici, alcuni più efficaci di altri quando si tratta di trattare differenti sintomi e patologie.
  • Consumare probiotici è considerato sicuro per la maggior parte delle persone. Nonostante ciò possono devono essere assunti con precauzione da chi soffre di alcune patologie come chi ha danni alla barriera intestinale o gli immunodepressi.

I migliori integratori di probiotici sul mercato: la nostra selezione

Sapevi che ci sono molti “probiotici” che servono a poco e nulla? È essenziale scegliere ceppi batterici sicuri ed efficaci se vuoi beneficiare dei microorganismi vivi. Utilizza la nostra “classifica” dei probiotici per acquistare un prodotto di qualità, con risultati comprovati da molti di consumatori esigenti.

Aava Labs Probiolac (60 capsule vegetariane)

La società nordica Aava Labs ha creato questo prodotto, considerato uno dei migliori integratori di probiotici disponibili sul mercato. È ipoallergenico, adatto ai vegani e non ha OGM. Contiene 15 ceppi (tra cui Lactobacillus Acidophilus e Bifidobacterium) a rilascio prolungato, 30 miliardi CFU. Il produttore offre la garanzia soddisfatti o rimborsati di 1 anno.

La maggior parte degli acquirenti lo considera un efficace probiotico, capace di migliorare la salute di chi lo consuma, alleviando i sintomi da raffreddamento, indigestione e intestino irritabile. I benefici si vedono dopo 15/20 giorni di assunzione. Nella descrizione dice che è senza glutine, ma sulla confezione non è riportato nessun simbolo.

Sofar Enterolactis Plus (20 capsule)

Integratore di probiotici L. casei DG (Lactobacillus paracasei CNCM I-1572). Garantiti non meno di 24 milioni di microrganismi vivi per capsula. Viene consigliato per riequilibrare la flora dopo terapie antibiotiche e diete rigide che possono aver provocato squilibri alla flora. 1 o 2 capsule al giorno, per i bambini sopra i 6 anni il dosaggio è di una capsula.

Considerato dalla maggior parte degli utilizzatori un ‘toccasana’, aiuta sia nei problemi intestinali che per rinforzare le difese immunitarie. In molti lo usano per i viaggi e per evitare la diarrea del viaggiatore con ottimi risultati.

NUTRI & CO (60 capsule)

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15 miliardi di microrganismi vivi per capsula appartenenti a 7 diversi ceppi tra cui il Lactobacillus Rhamnosus GG, l’ Acidofilus e il Bifidobacterium Longum. Sono adatti a vegetariani e vegani e non contengono stearato di magnesio, soia, glutine e altri additivi. Il produttore consiglia 1 o due capsule al giorno.

Usato sia in caso di terapie antibiotiche che per problematiche di tipo intestinale, dà ottimi risultati, secondo le recensioni. Qualcuno consiglia di assumere solo una compressa inizialmente, visto che possono dare dolori e gonfiore inizialmente.

Bromatech Enterelle (24 capsule)

I probiotici Bromatech sono piuttosto conosciuti in Italia (e non solo). Enterelle è di solito incluso in un ciclo che comprende anche BIFISELLE e RAMNOSELLE. Tenore medio per 2 capsule al giorno: Saccharomyces cerevisiae sub. boulardii MTCC- 5375 meno di 1×109, Enterococcus faecium UBEF-41 meno di 1×109 Lactobacillus acidophilus LA 14 pari a 1×109 (1 miliardo).

Positivi i commenti sull’Enterelle, considerato un ottimo probiotico anche da chi non pensava che lo fosse. Utilizzato anche da chi ha problemi di colite con ottimi risultati. Viene anche consigliato da nutrizionisti ed esperti del settore.

Nutravita (180 perle)

Le perle di Nutravita contengono una combinazione di microrganismi probiotici che sono utili per il normale funzionamento del microbiota intestinale. Ogni perla contiene 2 miliardi di CFU. Tuttavia, questa azienda utilizza prodotti non adatti ai vegetariani (come la cera d’api) e alcuni allergeni comuni (come il glutine). Il produttore offre la garanzia soddisfatti o rimborsati.

In generale, i commenti degli acquirenti di questo prodotto sono molto positivi. Anche se molte persone hanno acquistato questo prodotto per migliorare il loro transito intestinale, un effetto inaspettato, ma molto apprezzato, di questo articolo è la riduzione del gonfiore addominale e la perdita di peso associati al suo uso costante.

Guida all’acquisto: Tutto quello che devi sapere sui probiotici

I termini ‘batteri’ e ‘microorganismi’ ci fanno subito pensare a qualcosa di negativo, come una malattia. Tuttavia esistono microbi benefici per la nostra salute che fanno parte della flora innata di ogni essere umano. Se il nostro microbiota, ossia l’insieme dei batteri che vivono in noi, dovesse impoverirsi, è possibile ripopolarlo con un integratore di probiotici.

Dove tenere i tuoi probiotici? Preferibilmente nel frigorifero, insieme agli yogurt e agli altri latticini. (Fonte: Om: 25864227/ 123rf.com)

Cos’è un probiotico?

Secondo l’OMS i probiotici sono ““microrganismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute”. Di conseguenza, oggi in generale con probiotico ci si riferisce a un tipo di integratore che contiene tali microrganismi vivi (batteri e/o lieviti) capaci di generare effetti benefici. I batteri più comunemente utilizzati sono i Lactobacillus e i Bifidobacterium.

Un errore comune è quello di confondere i probiotici con gli integratori prebiotici. Questi sono composti non vivi che aiutano o collaborano alla formazione di un ambiente adatto per la crescita di un microbiota sano. Sono il ‘cibo’ che fornisce energia alla flora batterica.

Che criteri deve rispettare un integratore per essere considerato probiotico?

Non è possibile utilizzare qualsiasi batterio presente nel corpo per creare un integratore probiotico. L’uso indiscriminato di alcune specie microbiche non fornisce alcun vantaggio e, nel peggiore dei casi, può rappresentare una minaccia per la salute. Un probiotico deve soddisfare i seguenti criteri prima di poter essere commercializzato:

  • Prove scientifiche: È necessario che l’efficacia del probiotico sia stata convalidata da studi scientifici di buona qualità.
  • Sicurezza: I microrganismi del probiotico non possono, in nessuna circostanza, diventare aggressivi e causare infezioni in una persona sana.
  • Vitalità: Dopo aver incapsulato il prodotto, i batteri oi lieviti del probiotico devono rimanere vivi e rimanere attivi fino al raggiungimento della scadenza del prodotto.
  • Sopravvivenza: Deve essere garantito che almeno la metà dei microrganismi del probiotico sopravviva all’assunzione, alla digestione o all’applicazione del prodotto, fino alla destinazione.
  • Ceppo adeguato: Ogni specie batterica è ulteriormente suddivisa in diversi “ceppi” o sottotipi (si pensi ai diversi membri della stessa famiglia). Sarà fondamentale scegliere un ceppo attivo e con azioni favorevoli. Ad esempio, il ceppo 431 della specie L. casei (L. casei 431 ®).
  • Etichetta: Le informazioni del probiotico devono essere evidenti sull’etichetta, devono essere facili da leggere e da comprendere.

L’uso dei probiotici è diventato popolare, con diversi laboratori farmaceutici che sviluppano nuovi ceppi che promettendo effetti meravigliosi. Sfortunatamente, questi batteri non sempre soddisfano le condizioni che un probiotico di qualità dovrebbe avere. Informati con attenzione prima di scegliere un prodotto specifico.

Il kefir è un alimento ricco di probiotici. (Fonte: Zidar: 34037457/ 123rf.com)

Che benefici mi apportano i probiotici?

I probiotici offrono una varietà di benefici, che dipendono in larga misura dal tipo di ceppo utilizzato in ciascun integratore. Una volta che i microrganismi colonizzano l’area “bersaglio” (può essere la bocca, lo stomaco, l’intestino e persino il tratto genitale femminile) inizieranno a fornirci i seguenti vantaggi:

  • Digestione alleggerita e più rapida
  • Diminuzione della flatulenza
  • Miglioramento del transito intestinale
  • Riduzione del girovita
  • Normalizzazione del peso e dei livelli di colesterolo nel sangue
  • Minor problemi di infezioni
  • Miglior risposta agli allergeni
  • Miglioramento generale dei sintomi ansioni
  • Aumento dei livelli di acido folico, cianocobalamina e di vitamina K
  • Aumento della fertilità (nelle donne)
  • Diminuzione del dolore associato alle mestruazioni (nelle donne)

Se usiamo un integratore probiotico con numerose specie batteriche, miglioreremo la nostra qualità della vita in generale. Se vogliamo risolvere problemi specifici, è consigliabile scegliere un probiotico con ceppi specifici. Ad esempio, ci sono prodotti idonei alla perdita di peso o ad aumentare le difese contro le infezioni.

Dr. Luciano LozioCentro Studi di Probiotica e Nutrizione
“I batteri dopo circa sei mesi iniziano ad ‘invecchiare’ e se non vengono rimpiazzati da nuovi ceppi si possono manifestare intolleranze e fastidi in vari distretti.”

Quali ceppi di probiotici esistono?

Esistono centinaia di probiotici diversi, tante quante le possibili combinazioni di microrganismi esistenti. Conoscere bene quali sintomi vuoi trattare ti aiuterà a scegliere un prodotto che ti offra il massimo beneficio. Consulta la tabella qui sotto per scegliere un probiotico in base alle tue esigenze:

Sintomo da trattare Probiotici consigliati
(batteri e ceppi)
Diarrea acuta (associata a gastroenterite) Lactobacillus reuteri DSM 17938, Lactobacillus reuteri ATCC 55730, Lactobacillus rhamnosus GG, Lactobacillus casei DN-114 001, Saccharomyces cerevisiae boulardii CNCM I-7454 y Lactobacillus gasseri CP2305
Diarrea (dopo aver assunto medicinali) Lactobacillus rhamnosus GG y Saccharomyces cerevisiae boulardii CNCM I-745
“Acidità di stomaco” (infezione da Helicobacter pylori) Lactobacillus johnsonii LA1 e Lactobacillus gasseri OLL2716
Stitichezza Lactobacillus reuteri DSM 17938, Lactobacillus reuteri ATCC 55730, Lactobacillus rhamnosus GG, Propionibacterium freudenreichii CIRM-BIA 129 e Lactobacillus gasseri CP2305
Sindrome dell’intestino irritabile Lactobacillus acidophilus AD031, Lactobacillus acidophilus SDC 2012,2013, Lactobacillus casei DG, Lactobacillus plantarum 299v e Bifidobacterium longum NCC3001
Raffreddore comune e infezioni virali Lactobacillus casei Shirota e Streptococcus salivarius K12
Carie e problemi gengivali Streptococcus salivarius M18
Sovrappeso e aumento del colesterolo Lactobacillus gasseri BNR17, Lactobacillus gasseri SBT2055 e Bifidobacterium animalis GCL2505
Sintomi depressivi Bifidobacterium longum NCC3001
Sintomi ansiosi Lactobacillus gasseri CP2305, Lactobacillus rhamnosus NCC4007 e Bifidobacterium longum NCC3001

Questa tabella è solo un piccolo esempio del fantastico mondo dei probiotici. Se vuoi trattare altri problemi più specifici (ad esempio, disturbi mestruali, diverticolite o morbo di Crohn), dovresti consultare un professionista della salute per aiutarti a scegliere l’integratore più adatto a te.

Come devo assumere l’integratore di probiotici?

I probiotici contengono microrganismi vivi. Pertanto, dobbiamo seguire una serie di linee guida specifiche per garantire la vitalità di queste cellule. Altrimenti, ingeriremo centinaia di batteri morti o indeboliti, incapaci di aiutarci. Segui il nostro consiglio se vuoi ottenere il massimo dal tuo probiotico:

  • Quando? Può essere preso a qualsiasi ora. Se si utilizza un probiotico per migliorare la digestione, si consiglia di assumerlo insieme ai pasti principali.
  • Come? I probiotici devono essere assunti a stomaco pieno, quindi anche se l’orario è indifferente, assicurati di accompagnarli ad alimenti (meglio se probiotici) per mantenerli vivi. Tuttavia meglio evitare cibi o bibite molto caldi o acidi, per evitare di uccidere i microrganismi.
  • Quanto? Ogni probiotico contiene un certo dosaggio, che deve essere riportato nell’etichetta. Alle persone che usano i probiotici per la prima volta, si consiglia una dose giornaliera massima di 15 miliardi di unità formanti colonie (CFU).

I medicinali possono rappresentare una sfida in più per quanto riguarda l’integrazione con i probiotici. Se assumi antibiotici, tieni presente che la loro sostanza battericida risulta dannosa per i microrganismi probiotici. Ti consigliamo di far passare un minimo di due ore tra l’assunzione dei farmaci e quella del probiotico.

Dr.ssa Whitney BoweDermatologa
“Inizia con un probiotico contenente da 10 a 15 miliardi di CFU e aumenta per gradi, poiché potresti riscontrare qualche gonfiore quando colonizzi nuovamente l’intestino.”

Come devo conservare il mio integratore di probiotici?

Come prolungare la vita di questi microrganismi così preziosi? Gli esperti consigliano di conservare i probiotici a basse temperature. Il freddo del frigorifero (mai quello del congelatore!) rallenta il metabolismo dei batteri e allungherà la loro vita utile. Il calore e l’esposizione alla luce solare avranno l’effetto opposto.

D’altra parte, non perdere di vista la data di scadenza di questo integratore. Mentre puoi permetterti di essere più “permissivo” con la data di scadenza di elementi inerti (come per minerali come il magnesio o vitamine come il betacarotene), i probiotici saranno efficaci solo mantenendo la loro vitalità, che scomparirà poco dopo la data di scadenza.

Il tuo integratore probiotico deve essere perfettamente confezionato. Un sigillo di protezione completa è indispensabile. (Fonte: Boonpeng: 61822789/ 123rf.com)

Quali effetti collaterali hanno i probiotici?

Gli effetti indesiderati più comuni associati all’uso dei probiotici derivano dalla rapida crescita del microbiota. Nelle persone che usano questo tipo di integratori per la prima volta possono apparire gonfiore addominale, flatulenza e sensazione di pesantezza nello stomaco. Questi sintomi dovrebbero scomparire progressivamente con l’uso continuato.

In alcuni casi, i probiotici possono creare una maggiore possibilità di infezioni gravi. Questa insolita evenienza accade nelle persone che hanno qualche tipo di carenza immunitaria o con un sistema immunitario poco sviluppato. Se sei una persona con uno stato di salute ‘normale’, non dovresti avere particolari problemi con ad assumere probiotici.

Fabio PicciniProgetto Microbioma Italiano
“Soffri di disbiosi? (squilibrio del microbiota – NDR) Revisiona il contenuto del tuo armadietto dei medicinali!”

Che controindicazioni hanno i probiotici?

Ci sono diversi studi che hanno valutato la sicurezza dei probiotici per anni. Sebbene i risultati suggeriscono la loro sicurezza per il consumo umano, anche a dosi elevate, si consiglia cautela e controllo medico speciale previo alle persone che appartengono a uno di questi gruppi:

  • Soggetti immunodepressi: Nei casi di immunosoppressione secondaria da infezione da HIV, trapianti o alterazioni genetiche, l’uso di probiotici è sconsigliato. In questo caso, i microrganismi potrebbero scatenare una sepsi (una grave infezione diffusa in tutto il corpo).
  • Neonati: Esistono probiotici appositamente progettati per alleviare la diarrea dei neonati. Tuttavia, casi specifici di sepsi sono stati descritti tra i neonati criticamente malati. Pertanto, si consiglia che l’uso di probiotici nei bambini sia strettamente monitorato da un pediatra.
  • Donne in gravidanza e che allattano: Sebbene ci siano articoli destinati all’uso delle donne incinta, di solito si consiglia di consultare il medico o l’ostetrica prima di aggiungere qualsiasi integratore all’alimentazione delle donne in gravidanza o in allattamento.
  • Persone con impianti di valvole cardiache: Alcuni studi mostrano casi di endocardite (grave infezione che colpisce il cuore) secondaria alla colonizzazione di valvole artificiali da parte di microrganismi probiotici. Si consiglia cautela quando si utilizzano questi prodotti alle persone che si sono sottoposte a chirurgia cardiaca.

Le infezioni secondarie all’uso dei probiotici sono rare. Tuttavia, le loro ripercussioni (sepsi, endocardite e invasione da funghi) sono potenzialmente gravi. Per evitare complicazioni derivanti dall’assunzione di probiotici, recati dal medico regolarmente e scegli ceppi la cui efficacia sia stata confermata dagli esperti.

Dopo aver assunto il probiotico possono apparire fenomeni allergici, come prurito improvviso e infiammazione della pelle. (Fonte: Popov: 39679362/ 123rf.com)

Che prezzo hanno gli integratori di probiotici?

I probiotici hanno un prezzo moderato. La maggior parte degli integratori ha un costo compreso tra 15 e 20 euro. La principale differenza è nel numero di capsule o di bustine per confezione. Alcuni laboratori sono più generosi e offrono fino a 180 capsule per prodotto, consentendo l’integrazione per diversi mesi.

Sul prezzo ci incidono anche altri fattori che possono aumentare l’importo finale del probiotico. Ad esempio, la qualità del packaging e l’uso di capsule vegetariane aumentano il costo dell’articolo. Allo stesso modo, i produttori che utilizzano ceppi esclusivi, sviluppati nei propri laboratori, vendono i loro probiotici a un prezzo più alto.

Cos’è il microbiota?

Con microbiota si definiscono le popolazioni di batteri e lieviti che popolano, tra gli altri, la pelle, l’intestino e il tratto genitale degli esseri umani. La sua presenza previene la colonizzazione massiccia da parte di germi patogeni e fornisce una serie di benefici come, per esempio, digestioni più leggere o la sintesi di alcune vitamine. Gli ultimi studi dicono comunque che il suo ruolo nella salute va ben oltre.

Gli studi sembrano confermare che lo sviluppo del microbiota inizia dalla nascita, anche se ancora ci sono dubbi al riguardo. Durante il parto, il bambino entra in contatto con la “flora” materna e con i microrganismi presenti nell’ambiente esterno. Questi batteri e lieviti colonizzano il neonato e danno origine a un microbiota unico e personale.

Il microbiota si deposita su quelle superfici e mucose che sono in contatto con l’ambiente esterno. Possiamo quindi parlare di microbiota cutaneo, intestinale, vaginale, orale e persino oculare. Il microbiota intestinale influenza il benessere dell’intero organismo, ed è quello più interessato in caso di un integratore di probiotici.

Quali microorganismi fanno parte di un microbiota intestinale in eubiosi?

Con eubiosi si intende il corretto equilibrio dei microrganismi. Il microbiota intestinale è costituito da miliardi di batteri, virus e funghi diversi. La loro varietà dipende da molteplici fattori, come la genetica individuale, l’alimentazione e i fattori ambientali.

Non si conoscono nemmeno lontanamente tutti i ceppi del microbiota, ma la scienza ha comunque potuto distinguere tre divisioni batteriche principali:

  • Firmicutes: Fino al 70% dei microrganismi del microbiota normale appartengono a questa divisione. Tra questi troviamo il batterio Lactobacillus, di cui il più noto è il Lactobacillus casei (L-casei inmunitas).
  • Bacteroidetes: Costituiscono normalmente il 20% del microbiota. I batteri più noti di questa divisione sono quelli appartenenti al genere Bacteroides (Bacteroides fragilis, Bacteroides ovatus e Bacteroides dorei).
  • Actinobacteria: Anche se è i minoranza (5%) in confronto con il resto, contiene un Bifidobacterias indispensabile (il ‘Bifidus attivo’).

È stato dimostrato che le persone obese, ad esempio, hanno una percentuale maggiore di Firmicutes rispetto al normale. Ciò ha portato gli esperti a concludere che la proporzione di queste divisioni batteriche, e non solo la quantità di microbi totali, conferisce al nostro microbiota intestinale una certa capacità di regolare il metabolismo.

Gli alimenti fermentati sono ricchi di probiotici. (Fonte: Madeleinesteinbach: 90447295/ 123rf.com)

Che funzioni ha il microbiota intestinale?

Le funzioni del microbiota intestinale non sono limitate allo stomaco e all’intestino. Gli studi più recenti hanno scoperto che gli effetti di questi batteri benefici si estendono all’intero organismo. Finora sono noti cinque diversi processi che dipendono dal microbiota intestinale:

  • Difesa dai batteri nocivi (agenti patogeni): La presenza del microbiota intestinale previene o ostacola la colonizzazione del sistema gastrointestinale da parte di batteri patogeni in grado di produrre infezioni.
  • Regolazione del sistema immunitario e dell’infiammazione: Si è visto che alcune specie batteriche del microbiota sono in grado di modulare la risposta immunitaria dell’organismo, attenuando la risposta infiammatoria e prevenendo la comparsa di allergie e intolleranze.
  • Metabolismo e digestione: Gli esseri umani sono in grado di digerire determinati composti presenti nel cibo, come gli amidi, grazie ai batteri del microbiota intestinale. Allo stesso modo, il microbiota interviene nella sintesi di composti essenziali per l’essere umano: biotina, acido folico e vitamina K.
  • Interazione con medicinali e tossine: Il microbiota è anche in grado di interagire con medicinali e sostanze tossiche, alterandone la funzione e addirittura disattivandole completamente.
  • Neuromodulazione (asse microbiota intestino-cervello): L’intestino ha una complessa rete neurale che è in contatto diretto con il cervello. Il microbiota interviene in questo rapporto, regolando la produzione di sostanze chimiche vitali per il normale funzionamento del sistema nervoso.

Sarà necessario un microbiota diversificato in modo che tutti questi processi possano essere eseguiti. Ogni specie batterica avrà una o più funzioni diverse che agiranno in equilibrio con il resto del microbiota.

Qui di seguito puoi consultare una tabella che mette in relazione i batteri principali con i loro effetti più rilevanti:

Batterio Divisione Funzione
Bacteroides fragilis Bacteroidetes Difesa dagli agenti patogeni
Bacteroides melaninogenicus Bacteroidetes Difesa dagli agenti patogeni
Bacteroides oralis Bacteroidetes Difesa dagli agenti patogeni, metabolismo e digestione
Bifidobacterium bifidum Actinobacteria Difesa dagli agenti patogeni, regolazione dell’immunità e dell’infiammazione, metabolismo e digestione
Lactobacillus Firmicutes Difesa dagli agenti patogeni, metabolismo, digestione e neuromodulazione
Prevotella Bacteroidetes Difesa dagli agenti patogeni, metabolismo e digestione

Cosa influisce sulla composizione del microbiota intestinale?

Esistono numerosi fattori che influenzano la composizione e la varietà del microbiota di ciascun individuo, fornendo ad ogni persona una flora intestinale individualizzata. Nella lista qui di seguito sono state riassunte le principali caratteristiche in grado di alterare il numero e la proporzione dei batteri intestinali:

  • Anatomia: Lo stato del tratto digestivo (ad esempio, alterazioni nella produzione di acidi gastrici o bile) determinerà il tipo di batteri che diventeranno parte del normale microbiota.
  • Genetica: Un microbiota simile è stato trovato tra persone della stessa famiglia, specialmente tra fratelli gemelli.
  • Età: I bambini hanno un microbiota meno diversificato. Nel corso della vita compaiono nuove specie che diventano parte della flora intestinale.
  • Alimentazione: La scelta del cibo sbagliata così come i regimi estremi (diete proteiche o vegane) tendono a causare la scomparsa di alcune specie che si trovano comunemente nel microbiota di persone che seguono un’alimentazione variata. Anche l’abbondanza di zucchero e carboidrati sembra avere un impatto negativo sullo stato dei batteri intestinali.
  • Medicinali: L’uso di antibiotici indiscriminato distruggerà gran parte del microbiota.
  • Tossine: Tabacco, alcol e droghe possono cambiare in peggio il microbiota intestinale.
  • Stress, ansia e depressione: Lo stress emotivo e altri disturbi mentali vanno a braccetto con la disbiosi (squilibrio dei batteri) intestinale. Allo stesso tempo, l’alterazione del microbiota può portare a simili condizioni.

Più lontana è la composizione del microbiota di una persona dalle percentuali “ideali”, maggiore è la probabilità di soffrire di squilibri metabolici a lungo termine. Ad esempio, un esagerato aumento di Bacteroides fragilis farà sì che questo microrganismo inizialmente innocuo diventi patogeno e causi infezioni come l’appendicite.

Ancora una volta, non dobbiamo dimenticare l’importanza dell’alimentazione per la nostra salute. Abbondare di carboidrati semplici, peggio che mai se zuccheri, può portare a un aumento dei patogeni e a un indebolimento del microbiota. Questo favorisce la comparsa di diverse malattie.

Sapevi che anche se il termine “flora” intestinale è molto popolare, non è corretto? Gli esperti raccomandano di usare il termine microbiota per riferirsi a questi microrganismi (che non appartengono al regno vegetale).

Che conseguenze può avere la disbiosi (squilibrio) del microbiota intestinale?

Quando la composizione del microbiota intestinale si allontana da ciò che è considerato un sano equilibrio batterico nelle persone sane, viene definita disbiosi intestinale. Questa alterazione causerà un deterioramento della salute a lungo termine. Le principali manifestazioni di questo squilibrio saranno le seguenti:

  • Alterazioni digestive e intolleranze alimentari: Il processo di digestione di alcuni composti, come la fibra, diventa più difficoltoso. Ciò favorirà la comparsa di disagio addominale, diarrea, stitichezza, flatulenza e intolleranze alimentari a sempre più cibi.
  • Sovrappeso e obesità: È stato osservato che le diete ricche di zuccheri e cibi industriali causano un aumento dei livelli batterici Bacteroidetes. Questi batteri aumentano l’assorbimento dei grassi, che contribuisce alla comparsa di sovrappeso, obesità, ipertensione e aumento dei livelli di colesterolo nel sangue.
  • Infezioni del tratto digerente: La disbiosi intestinale favorirà la crescita di batteri patogeni o opportunisti (microrganismi normalmente innocui che sfruttano la debolezza delle difese per diventare aggressivi) che causeranno gastroenterite, diarrea e persino colite.
  • Infiammazione: È stato dimostrato che lo squilibrio del microbiota provoca uno stato di infiammazione costante. Questo può avere conseguenze spiacevoli, come flatulenza e gonfiore addominale, ma è anche associato a ripercussioni più gravi, come un’aumentata incidenza di cancro al colon.
  • Alterazioni del sistema nervoso: La disbiosi produrrà un’alterazione nell’asse microbiota intestino-cervello, provocando e favorendo tutti i tipi di malattie del sistema nervoso, come ansia, depressione e insonnia, tra gli altri.

Per anni, l’importanza dei batteri intestinali nella salute umana è stata sottostimata, non è stata data troppo importanza all’alimentazione e si è abusato di alcuni trattamenti antibiotici e di altri medicinali. Questo ha favorito la comparsa della disbiosi e, con essa, la presenza delle malattie ‘attuali’: le autoimmuni, l’obesità, il diabete, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione.

Come posso favorire l’eubiosi (equilibrio) del mio microbiota intestinale?

Il microbiota intestinale convive nel nostro corpo in un delicato equilibrio. Secondo gli esperti, questi batteri si muovono “tra resilienza e fragilità”. Se vogliamo promuovere il corretto sviluppo della nostra “flora” ed evitare la proliferazione di agenti patogeni, dobbiamo prestare attenzione ai seguenti fattori:

  • Alimentazione equilibrata: Secondo gli esperti, un’alimentazione variata a basso contenuto di zuccheri e di alimenti processati favorisce lo sviluppo di un microbiota equilibrato. È consigliabile che sia di tipo onnivoro. Vegani, vegetariani e coloro che seguono diete proteiche severe dovrebbero essere più attenti del normale nel mantenere la loro “flora” intestinale in buone condizioni.
  • Evitare dolcificanti e polialcoli: Molte persone aggiungono dolcificanti alla loro dieta (come la stevia o il saccarosio) per ridurre l’assunzione di zuccheri liberi. Tuttavia, l’uso continuato di questi prodotti è stato associato alla comparsa di disbiosi intestinale. È molto più salutare abituarsi a una dieta senza zucchero né dolcificanti.
  • Aumentare il consumo di fibre e alimenti fermentati: La fibra favorisce lo sviluppo di molte specie appartenenti al microbiota. Anche i prodotti fermentati (come yogurt, kefir, miso e kimchi) contengono microrganismi benefici che rinforzano la “flora” intestinale una volta ingeriti.
  • Abbandonare l’alcol, il tabacco e altri agenti tossici: È stato dimostrato che queste sostanze tossiche alterano e distruggono il microbiota. Smettere di consumarli ti porterà enormi benefici che vanno al di là del benessere intestinale.
  • Adottare una routine per mangiare, dormire e fare sport: Mangiare più o meno alla stessa ora sembra favorire l’equilibrio del microbiota. Anche un sonno regolare e fare sport con costanza favoriscono il mantenimento di uno stile di vita sano, creando un ambiente favorevole per la crescita della ‘flora’ intestinale.
  • Utilizzare medicinali sono sotto prescrizione medica: Gli antibiotici, e altri farmaci come i FANS e gli antipsicotici, causano alterazioni nell’equilibrio del microbiota. Consulta sempre un professionista della salute prima di assumere qualsiasi farmaco.

Se le precedenti misure falliscono o quando si sa di arrecare danno al microbiota sicuramente (nel caso per esempio sia necessario assumere un antibiotico), ti consigliamo di prendere in considerazione l’introduzione di un probiotico. Continua a leggere per saperne di più su questi integratori che possono ripopolare il tuo microbiota.

Criteri di acquisto

Può essere difficile scegliere un probiotico adeguato. Non preoccuparti: le informazioni contenute nella prima parte della nostra guida ti permetteranno di decidere quale ceppo probiotico è il più appropriato per te. Poi, i nostri criteri di acquisto ti permetteranno di scegliere il miglior articolo disponibile tenendo conto delle seguenti caratteristiche:

Alimentazione vegetariana o vegana

Molti probiotici contengono un substrato (materiale di coltura) di origine animale. Il latte o i suoi derivati sono spesso usati per promuovere lo sviluppo di questi microbi. Pertanto, ricordati di cercare il sigillo vegano nell’integratore per assicurarti che sia prodotto interamente di fonti vegetali.

Un’altra caratteristica da tenere in considerazione è la composizione della capsula. Le capsule di gelatina non sono adatte per i vegetariani o per i vegani, poiché questo materiale è sintetizzato dal collagene animale. Fortunatamente esistono capsule vegane di cellulosa.

Sapevi che le capsule vegetali sono fatte di idrossipropilmetilcellulosa, una modifica della cellulosa di origine naturale? Questa sostanza è utilizzata nell’industria farmaceutica, alimentare e cosmetica.

Intolleranze e allergie

È possibile che il tuo probiotico sia stato fabbricato in un settore che utilizza glutine, frutta a guscio, pesce o lattosio. Se hai intolleranza a uno di questi prodotti, cerca un articolo che specifichi nella sua etichetta l’assenza di questi allergeni. Rivolgiti al tuo medico se ci sono sintomi inaspettati dopo l’assunzione dell’integratore.

Numero di specie microbiche

Il tuo integratore probiotico può contenere una singola specie batterica (ad es. Bifidobacterium animalis) o diversi generi in una singola compressa (ad es. Bifidobacterium animalis e diverse specie di Lactobacillus). Paradossalmente, alcuni studi ritengono che l’utilizzo di un singolo batterio sia la strategia più efficace.

I probiotici che contengono diverse specie batteriche sono considerati migliori nel prevenire le infezioni, ma se si desidera un effetto specifico, è consigliabile cercare determinati ceppi. Ad esempio, l’uso di Bifidobacterium animalis per il trattamento dell’obesità sarà più efficace rispetto all’assunzione di un probiotico con diverse specie.

Sapevi che i batteri competono tra loro per lo stesso substrato (ossigeno e cibo)? Se viene utilizzato un probiotico con diversi microrganismi, è fondamentale che siano in grado di cooperare tra loro. In caso contrario, l’integratore perderà efficacia.

Confezionamento

I probiotici sono integratori molto delicati. Pertanto, è fondamentale esaminare attentamente la confezione del prodotto prima dell’acquisto. Scarta qualsiasi contenitore danneggiato. Se aria o luce penetrano all’interno del contenitore, i microrganismi possono morire o indebolirsi.

Quantità di UFC

Il tuo articolo dovrebbe contenere un numero sufficiente di batteri probiotici (misurati in Colony Forming Units, CFU). Tenendo conto del fatto che una parte dei microrganismi muore durante il confezionamento e l’assunzione, sarà necessario utilizzare una quantità elevata di CFU (circa 10-15 miliardi) per garantire l’efficacia.

Rapporto qualità prezzo

Normalmente questi prodotti contengono trenta o più capsule. Se consideriamo che gli effetti benefici si manifestano approssimativamente dopo un mese di utilizzo, è consigliabile acquisire un articolo in formato “risparmio” che consenta di integrare i probiotici per due o più mesi.

Conclusioni

L’introduzione di un probiotico alla tua alimentazione contribuirà a migliorare la qualità della tua vita. Questi microrganismi rinforzeranno le tue difese e allevieranno i tuoi disagi gastrointestinali. Se ti prendi cura dell’esterno del tuo corpo attraverso l’esercizio e i cosmetici, perché non aggiungere un probiotico alla tua routine e rinforzare la tua salute dall’interno?

Questi articoli richiedono linee guida di conservazione molto più complesse rispetto ad altri integratori, come le vitamine o i minerali. Tuttavia, i loro benefici sono tra i più alti di qualsiasi tipo di integratore. Non esitare e approfitta di tutti i vantaggi offerti dai probiotici.

Speriamo che questo articolo sui probiotici ti sia risultato utile. Ci piacerebbe leggere i tuoi commenti. E, se ti è piaciuto, condividilo!

(Fonte dell’immagine in evidenza: Madeleinesteinbach: 83825649/ 123rf.com)

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