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Ultimo aggiornamento: 18/12/2020

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Sai cosa instastidisce maggiormente le persone che hanno il colon irritabile? I suoi sintomi, che non solo generano malessere e disagio, ma sono anche difficili da trattare. Sebbene la sindrome dell’intestino irritabile non sia considerata grave o associata ad alta mortalità, può influire notevolmente sulla qualità della vita di coloro che ne soffrono.

La sintomatologia tipica di questo disturbo comprende dolore addominale, gonfiore, flatulenza e movimenti intestinali compromessi. Poiché non esiste un trattamento standard o curativo per il colon irritabile, ogni persona colpita dovrebbe valutare quali alimenti, integratori o tecniche possano essere effettivamente di aiuto per alleviare i sintomi.

Le cose più importanti in breve

  • Il colon irritabile viene diagnosticato in base ai sintomi. Il dolore addominale è sempre presente, accompagnato da gonfiore, flatulenza e cambiamenti nelle abitudini intestinali (diarrea, stitichezza o un mix di entrambi).
  • Il trattamento del colon irritabile si concentra sull’alleviamento dei sintomi attraverso la dieta, con l’uso di alcuni integratori, la gestione dello stress e la somministrazioni di farmaci specifici.
  • Per tenere a bada i sintomi dell’intestino irritabile, può essere utile seguire questi suggerimenti: tenere un diario della propria alimentazione, assicurarsi di ricevere un trattamento personalizzato, prestare attenzione al cambiamento dei sintomi, consultare un nutrizionista e non fare automedicazioni.

I migliori integratori per trattare i sintomi del colon irritabile

Poiché il colon irritabile non ha una vera cura, il trattamento ha lo scopo di controllare o alleviare i sintomi al fine di migliorare la qualità della vita delle persone. Gli integratori possono portare a un netto miglioramento del dolore addominale, della flatulenza e dei movimenti intestinali. I prodotti più raccomandati per i sintomi dell’intestino irritabile sono:

Le migliori capsule di Bifidobacterium infantis 35624 (probiotico)

Confezione da 2 scatole di capsule di Bifidobacterium infantis 35624® (probiotico). Ogni confezione contiene 30 capsule e si consiglia l’assunzione di 1 unità al giorno in qualsiasi momento della giornata. Questa dose fornisce 1 miliardo di batteri benefici. Senza glutine e lattosio.

Questo integratore aiuta a regolare i movimenti intestinali e migliora il dolore addominale, la diarrea e il gonfiore nei casi di colon irritabile.

Il miglior Psyllium

In questo momento il prodotto menzionato non è disponibile presso il fornitore. Per questo motivo lo abbiamo sostituito con un altro dalle caratteristiche simili. Segnala un problema.

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Bucce tritate di Psyllium biologiche, presentate in un sacchetto da 500 g. Si consiglia di iniziare a consumare 5 g al giorno (1 cucchiaino) di queste fibrw solubili e poi passare a 10-15 g al giorno.

Questo prodotto può essere miscelato con liquidi o cibi solidi, ad esempio succhi e pane. Il sapore è neutro. È consigliata peri trattare la stitichezza associata al colon irritabile, senza aggravare i dolori.

Il miglior probiotico in polvere

Integratore probiotico di Lactobacillus rhamonosus GG, disponibile in polvere orodispensabile. Si consiglia di assumere da 1 a 2 bustine al giorno, preferibilmente accompagnate da cibo. Ogni busta contribuisce con almeno 6 miliardi di batteri.

Questo prodotto è privo di glutine e lattosio. Può essere sciolto in succhi o frullati freddi o caldi. È consigliato soprattutto per trattare la diarrea del colon irritabile (e non solo).

Le migliori capsule di estratto di curcuma

Capsule vegane con il 95% di estratto di curcumina e piperina per aumentarne l’assimilazione. Si consiglia di consumare da 2 a 6 capsule al giorno, che forniscono rispettivamente tra 190 e 570 mg di curcumina.

Questo integratore può aiutare ad alleviare il dolore da colica nel colon irritabile, ma collabora anche nel migliorare l’umore e favorire l’equilibrio della flora intestinale. Senza glutine e lattosio.

Il miglior olio di menta in capsule

Capsule morbide di olio essenziale di menta presentate in un flacone da 60 unità. Si consiglia di assumere da 1 a 3 capsule al giorno, da 30 a 60 minuti prima dei pasti. Grazie al suo rivestimento enterico, il mentolo raggiunge l’intestino intatto.

Questo prodotto è privo di glutine e latticini. Calma il dolore addominale e previene l’eccessiva produzione di gas associata a flatulenza e gonfiore.

Tutto quello che devi sapere sui sintomi del colon irritabile

Poiché le cause del colon irritabile non sono ancora state chiarite e non esiste un trattamento curativo, tutto ruota attorno ai suoi sintomi. La diagnosi si basa proprio sui sintomi mentre gli esami servono a scartare altre patologie. L’obiettivo principale del trattamento è quello di alleviare i disagi. In questa sezione, imparerai quali sono i sintomi del colon irritabile e come controllarli.

Donna con mal di pancia

Il colon irritabile viene diagnosticato in base ai suoi sintomi. Il dolore addominale è sempre presente, accompagnato da gonfiore, flatulenza e cambiamenti nelle abitudini intestinali (diarrea, costipazione o una miscela di entrambi). (Foente: Davydov: 116422603/ 123rf.com)

Sintomi del colon irritabile

Il sintomo che è sempre presente nel colon irritabile è il dolore addominale, di solito coliche o crampi, che migliora dopo l’evacuazione intestinale. Inoltre, il dolore è accompagnato da disturbi della defecazione (stitichezza, diarrea o entrambi), distensione addominale, gonfiore e flatulenza. Altri sintomi associati al colon irritabile sono (1, 2):

  • Muco nelle feci.
  • Dolore durante la defecazione.
  • Sforzo eccessivo per evacuare.
  • Urgenza nel recarsi in bagno.
  • Sintomi extra intestinali (ansia, fatica, depressione, urgenza per urinare, dolore nella parte bassa della schiena).

Medicinali per alleviare i sintomi del colon irritabile

Una persona che soffre di colon irritabile non ha bisogno di assumere farmaci in modo permanente, ma il medico specialista può prescrivere un trattamento farmacologico per alleviare i sintomi quando compaiono. I farmaci più comunemente usati per gestire il colon irritabile e migliorare la qualità della vita sono:

  • Antispasmodici: riducono le contrazioni involontarie del muscolo intestinale che sono una delle cause del dolore e del disagio nel colon irritabile. Esistono diversi tipi di antispasmodici, ma i più utilizzati sono il bromuro di otilonio, il bromuro di pinaverio, il trimebutine e la mebeverina (1, 3, 4, 5).
  • Antiflatulenti: come suggerisce il nome, questi farmaci prevengono l’eccessiva produzione di gas e aiutano a curare la flatulenza. Inoltre, riducendo il gas, vengono controllati la distensione e il gonfiore. Il carbone attivo e il dimeticone sono gli antiflatulanti raccomandati per il colon irritabile (4, 6).
  • Psicofarmaci: si utilizzano per trattare l’ansia, la depressione e altri sintomi del colon irritabile che influiscono sulla salute mentale. Gli antidepressivi triciclici (amitriptilina) e gli inibitori del recettore della serotonina (venlafaxina) sono gli psicofarmaci solitamente impiegati per trattare il colon irritabile. (1, 3, 4).
  • Antidiarroici: loperamide e difenossilato sono indicati per le persone che soffrono di colon irritabile con prevalenza di diarrea, in momenti di crisi o esacerbazione di detto sintomo (1, 4).
  • Lassativi: il glicole polietilenico (PEG) è un lassativo osmotico che può essere usato per trattare la costipazione nel colon irritabile. Il linaclotide è un lassativo che viene utilizzato al posto del PEG, mentre il lattulosio non è raccomandato perché può aggravare la flatulenza (4, 7).
Tipo di farmaco Sintomo del colon irritabile sul quale agisce Esempi
Antispasmodici Dolore generato dalle contrazioni del muscolo intestinale. Otilonio bromuro

Pinaverio bromuro.

Trimebutina.

Mebeverina.

Antiflatulenti Flatulenza, distensione e gonfiore addominale. Carbone attivo.

Dimeticone.

Psicofarmaci Ansia, depressione, insonnia. Amitriptilina.

Imipramina.

Venlafaxina.

Antidiarroici Diarrea, in momenti di crisi o quando si verifica un peggioramento. Loperamide.

Difenossilato.

Lassativi Stitichezza che non migliora con l’aumentare delle fibre solubili o di altri formatori di bolo fecale. Glicole polietilenico. Linaclotide.

Dieta tradizionale e dieta bassa in FODMAP per alleviare i sintomi del colon irritabile

Oggi giorno il trattamento alimentare per alleviare i sintomi del colon irritabile sono la dieta convenzionale ideata per curare questo disturbo e la dieta bassa in FODMAP. Entrambe non servono solo a mitigare i sintomi, ma anche a prevenirne la comparsa. Nella seguente tabelle compariamo le caratteristiche delle due diete per il colon irritabile (8, 9):

Dieta convenzionale Dieta bassa in FODMAP
Obiettivo principale Allevia il dolore e la flatulenza, regola la funzione intestinale e previene la diarrea e/o la stitichezza tramite un’alimentazione ricca di fibre solubili, ridotta in sostanze irritanti e povera di lattosio. Migliora il dolore, la flatulenza, il gonfiore e il gonfiore riducendo drasticamente gli alimenti ricchi di FODMAP (polioli, mono-, di- e oligosaccaridi fermentabili). 
Alimenti concessi -Carni bianche (pollame, coniglio, pesce) e carni rosse (manzo, maiale, agnello). Durante un episodio di diarrea è importante dare priorità al consumo di carne bianca.

-Uova.

-Verdure ricche di fibre solubili: carota, zucca, polpa di zucchine, barbabietole, polpa di pomodoro.

-Frutta ricca di fibre solubili: banana, pera, mela, pesca, albicocca.

-Nel caso in cui il colon irritabile si manifesti con costipazione, possono essere incluse più frutta e verdure fibrose, ad esempio rucola o kiwi, ma sono stimoli intensi e, in alcune persone, possono aggravare il dolore.

-Latte e yogurt senza lattosio. Formaggi semi-duri e duri, con moderazione in caso di costipazione.

-Farina d’avena e farina di carruba.

-Infusioni chiare di tè di erbe, acqua.

-Riso bianco, patate, pasta, pane bianco e biscotti (salati e dolci) a basso contenuto di grassi e senza crusca di frumento.

-Olio (a crudo) e burra.

-Dolcificanti non calorici (stevia).

-Carni bianche e rosse, non trasformate.

-Uova.

-Verdure a basso contenuto di FODMAP: peperone, carota, melanzana, sedano, zucca, lattuga, cetriolo, zucchine, pomodoro.

-Frutta a basso contenuto di FODMAP: mirtilli, kiwi, banana non troppo matura, arancia, limone, frutto della passione, fragola, pompelmo, mandarino, lampone, papaia.

-Latte e yogurt senza lattosio.

-Formaggi a pasta dura e semidura (parmigiano, camembert, brie, cheddar).

-Riso bianco, quinoa, farro, pane e biscotti senza glutine.

-Patate.

-Tè alle erbe, vini secchi, acqua.

-Olio (girasole, oliva), burro.

-Piccole quantità di zucchero comune, sciroppo d’acero.

-Dolcificanti non calorici (stevia).

Alimenti proibiti o sconsigliati -Latte con lattosio.

-Zuccheri semplici: zucchero comune, marmellate, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, xilitolo, sorbitolo.

-Alimenti fritti. Condimenti e cibi piccanti.

-Cipolla, aglio, porri.

-Crucifere (broccoli, cavolfiori, ravanelli, cavoli, cavoletti di Bruxelles).

-Crusca di frumento, farina integrale, pane integrale.

-Legumi e derivati.

-Verdure e frutta fibrosa: sedano, lattuga. Prugne, anguria, uva, agrumi pelati, frutta secca (uva passa, albicocche di prugne, pesca).

-Frutta secca (noci, mandorle, arachidi).

-Caffè, tè nero, birra, acqua frizzante, bevande zuccherate con o senza gas.

-Latte e yogurt con lattosio.

-Zuccheri semplici, miele, fruttosio, sorbitolo, xilitolo (zucchero di betulla).

-Insaccati e salsicce.

-Grano e altri cereali con glutine.

-Farine e derivati ​​(pane, biscotti) con glutine.

-Legumi in tutte le varianti.

-Frutta secca intera e tritata.

-Le bevande vegetali a base di frutta secca, ad esempio il latte di mandorle, possono essere consumate con moderazione.

-Verdure ricche di FODMAP: barbabietole, cavoli, carciofi, cipolla, aglio, asparagi, broccoli, finocchi, piselli, porri.

-Frutti ricchi di FODMAP: pera, mela, mango, anguria, cachi, pesca, albicocca, prugne, ciliegie, frutta secca, frutta in scatola.

-Succhi di frutta, bevande zuccherate con e senza gas, birra, vini dolci.

Quando il colon irritabile presenta diarrea, il lattosio di solito deve essere rimosso o limitato perché può peggiorare i sintomi, specialmente in periodi di esacerbazione del disturbo. Inoltre, non è sempre necessario eliminare il glutine dalla dieta per l’intestino irritabile e questo allergene dovrebbe essere escluso solo quando è dimostrato che aggrava i sintomi (9).

È importante non mangiare in fretta per non aumentare il gonfiore e la distensione addominale. Anche le gomme da masticare non sono raccomandate, poiché questa abitudine porta a far entrare aria e peggiora il sopracitato fastidio. Dividere la dieta in 4-5 pasti al giorno è un altro aspetto importante dell’alimentazione per migliorare i sintomi dell’intestino irritabile (10).

Integratori e prodotti naturali per migliorare i sintomi del colon irritabile

Esistono alcuni integratori e prodotti naturali che possono alleviare i sintomi dell’intestino irritabile senza causare gravi effetti avversi. L’efficacia di questi integratori varia e può capitare che una persona possa avere un grande sollievo usandoli mentre un’altra non abbia alcun miglioramento.

  • Probiotici: sono batteri benefici che colonizzano il colon e aiutano a ripristinare l’equilibrio della flora intestinale. Si consigliano per regolarizzare le abitudini di evacuazione, diminuire il dolore e ridurre il gonfiore. I ceppi di probiotici più utilizzati sono: Bifidobacterium infantis 35624, Lactobacillus rhamnosus GG e Lactobacillus plantarum 299v (11, 12).
  • Fibre solubili: le fibre solubili a bassa fermentazione presenti nello Psyllium è consigliata sia per il colon irritabile con predominanza di costipazione sia per quello che presenta diarrea. I semi di lino sono raccomandati per trattare la stitichezza, alleviare il dolore e ridurre il gonfiore addominale (10, 13).
  • Olio essenziale di menta: viene somministrato in forma di capsule in modo che il mentolo raggiunga inalterato l’intestino e possa esercitare il suo effetto antispasmodico e antiflatulente. L’olio di menta riduce il dolore e il gonfiore, previene l’eccessiva produzione di gas e allevia la flatulenza (11, 14).
  • Curcuma: la curcumina, il principio attivo della curcuma, allevia il dolore addominale nel colon irritabile e, grazie ai suoi effetti antinfiammatori, modula l’equilibrio del microbiota intestinale. Si consiglia di consumare capsule di curcuma la cui concentrazione di curcumina è compresa tra il 93% e il 95% (13, 15).
  • Tè di finocchio: il tè di finocchio può alleviare le contrazioni intestinali che causano dolore. Inoltre, questa tipo di infusione è associata a meno gonfiore e flatulenza nel colon irritabile. Questo tè non è consentito nella dieta a basso contenuto di FODMAP perché il finocchio è ricco di oligosaccaridi (10, 13).

psillio

Gli integratori di probiotici, lo psillio e l’olio essenziale di menta possono essere di grande aiuto. (Fonte: Urrea: 138286239/ 123rf.com)

Altre strategie per ridurre i sintomi del colon irritabile

Nella sindrome dell’intestino irritabile, sono state riscontrate anomalie nella motilità, microinfiammazioni, squilibri nella flora batterica e ipersensibilità viscerale. Sebbene la causa del colon irritabile non sia ancora nota, il suo trattamento prevede vari passaggi che hanno lo scopo di migliorare i sintomi (1, 10, 11).

Ai farmaci, la dieta e agli integratori si aggiungono altre strategie per alleviare il dolore, il gas e altri disturbi irritabili intestinali. L’esercizio fisico riduce l’ansia, favorisce l’espulsione dei gas, riduce il gonfiore e allevia la stitichezza. Una moderata attività fisica, ad esempio una camminata vigorosa o fare yoga, migliora la motilità intestinale (10).

La psicoterapia, la meditazione e varie tecniche di rilassamento sono strumenti preziosi nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile. Migliorano la qualità della vita, riducono l’incidenza di ansia, depressione e insonnia e controllano alcuni sintomi intestinali. La terapia cognitivo comportamentale per il colon irritabile può essere molto efficace (16).

Fabio NachmanMedico gastroenterologo
“L’intestino irritabile comprende diverse manifestazioni, che possono essere: diarrea, stitichezza, ritmo di evacuazione alternato, gonfiore, dolore addominale, tra le altre”.

Consigli per controllare i sintomi del colon irritabile

Nella sindrome dell’intestino irritabile, tutte le misure terapeutiche mirano a gestire i sintomi, prevenire le crisi e migliorare la qualità della vita. Abbiamo già menzionato i vari pilastri che fanno parte del trattamento di questo disturbo e, in questa sezione, ti forniremo 5 consigli che ti aiuteranno a vivere meglio nonostante il colon irritabile e i suoi sintomi:

Assicurati di avere un trattamento personalizzato

Sebbene il dolore o il disagio addominali siano sempre presenti nel colon irritabile accompagnato da alterazioni nell’abitudine all’evacuazione, altri sintomi sono molto variabili. Inoltre, un trattamento può produrre un miglioramento significativo in una persona, mentre in un’altra non ha alcun effetto o addirittura peggiora il disagio.

Oltre a quanto sopra, le convulsioni o le esacerbazioni del colon irritabile possono essere innescate da vari fattori (dieta, stress), che non influenzano nello stesso modo tutti gli individui che vivono con questo disturbo. È per tutto questo che il trattamento per alleviare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile deve essere assolutamente personalizzato e seguito passo per passo, soprattutto nelle prima fasi.

Dottoressa che prende appunti

La consulenza con un nutrizionista è essenziale per pianificare i pasti ed evitare carenze alimentari. (Fonte: Lightfieldstudios: 120984061/ 123rf.com)

Non ti auto-prescrivere i farmaci

Il trattamento farmacologico del colon irritabile non è facile perché molte volte i medicinali non producono il miglioramento desiderato o generano troppi effetti collaterali. Chi cerca sollievo dai sintomi e una migliore qualità della vita può essere tentato di usare farmaci senza prescrizione medica.

Visto che non è prevedibile il risultato, è giusto essere monitorati da uno specialista che, nel caso in cui si verifichino effetti avversi, possa prendere le giuste decisioni sul dosaggio, sul cambiare terapia, ecc… Questo dovrebbe valere anche per gli integratori, che allo stesso modo a volte possono fare danni se assunti in maniera sconsiderata.

Consulta un nutrizionista

La dieta è un pilastro fondamentale per tenere a bada i sintomi del colon irritabile. La prima opzione è la dieta convenzionale, limitata nelle sostanze stimolanti (piccante, caffeina, fritta, zuccheri semplici, lattosio) e povera di fibre insolubili. Se i sintomi non migliorano con queste modifiche alimentari, è possibile scegliere la dieta a basso contenuto di FODMAP.

La consultazione con il professionista della nutrizione è essenziale per pianificare i pasti ed evitare carenze alimentari. Inoltre, alcuni tipi di alimentazione per la sindrome dell’intestino irritabile che si trovano su internet o in alcuni libri sono molto restrittive ed eliminano gli alimenti che non invece non dovrebbero essere esclusi (o almeno non permanentemente).

Janet ReneeDietista registrata
“I FODMAP sono costituiti da molecole di zucchero a catena corta che sono facili da scomporre. Una volta che questi zuccheri raggiungono l’intestino crasso, i batteri li fermentano rapidamente. Ciò può produrre sintomi gastrointestinali in soggetti sensibili con sindrome dell’intestino irritabile (IBS)”.

Crea un diario alimentare

Registrare quali alimenti peggiorano i sintomi dell’intestino irritabile e quali sono ben tollerati è uno strumento eccellente per personalizzare sempre più la tua dieta. Molto probabilmente il tuo nutrizionista ti chiederà di tenere un diario alimentare, ma se non dovesse farlo, puoi pensarci da solo.

Questo diario sarà ancora più prezioso se segui la dieta a basso contenuto di FODMAP, che inizialmente è molto restrittiva, ma poi alcuni alimenti vengono reintrodotti per valutare se sono tollerati o se peggiorano i sintomi. Puoi anche ampliare questo tipo di registrazione e includere elementi non alimentari, come il fumo o lo stress.

Tieni in considerazione i campanelli di allarme del colon irritabile

Come abbiamo visto, il colon irritabile può manifestarsi con vari sintomi, sebbene i più comuni siano dolore addominale, gonfiore, flatulenza e alterazione della consistenza e della frequenza dei movimenti intestinali (stitichezza, diarrea o alternanza tra le due). Tuttavia, esistono dei sintomi che devono metterti in allarme e richiedere un consulto medico il prima possibile:

  • Febbre
  • Sangue nelle feci
  • Significativa perdita di peso Quando inizi una dieta per il colon irritabile, probabilmente perderai un paio di chilogrammi (fino a 4 o 5 kg), ma non più di questi.

https://www.instagram.com/p/CBaopVdld35/

Conclusioni

Il trattamento del colon irritabile si concentra sui sintomi, per alleviarli o per evitare che peggiorino. Il dolore addominale e l’alterazione delle abitudini alla defecazione sono le manifestazioni più frequenti di questo disturbo, che possono anche presentarsi con gonfiore e tensione addominale, flatulenza, ansia e affaticamento.

Dieta, farmaci, tecniche di gestione dello stress e psicoterapia sono i pilastri per il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile. Anche integratori specifici (probiotici, olio di menta, curcumina e fibre solubili), il cambiamento delle scorrette abitudini alimentari (fumare, usare gomme da masticare) e l’attività fisica aiutano ad alleviare i sintomi del colon irritabile.

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(Fonte dell’immagine in evidenza: Natalimis: 95815952/ 123rf.com)

Riferimenti (16)

1. Mearin F, Montoro M. Síndrome de intestino irritable. 2012
Fonte

2. Baldomero López V, Llames L. Diarrea aguda y crónica. Estreñimiento. Síndrome de intestino irritable. Enfermedad diverticular. En: Rodota E, Castro M. Nutrición clínica y Dietoterapia. Editorial Panamericana. 2012.
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3. Camilleri M, Ford A. Pharmacotherapy for Irritable Bowel Syndrome. 2017.
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4. Remes-Troche J et al. Tratamiento farmacológico del síndrome de intestino irritable: revisión técnica. 2010
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5. Forte E, Pizzoferrato M, Lopetuso L, Scaldaferri F. The use of anti-spasmodics in the treatment of irritable bowel syndrome: Focus on otilonium bromide. 2012.
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6. Benedía J, Romero C. Antiflatulentos. 2006
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7. Bellini M et al. Irritable bowel syndrome and chronic constipation: Fact and fiction. 2015.
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8. Magge S, Lembo A. Low-FODMAP Diet for Treatment of Irritable Bowel Syndrome. 2012.
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9. Werlang M, Palmer W, Lacy B. Irritable Bowel Syndrome and Dietary Interventions. 2019.
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10. Cozma-Petrut A, Loghin F, Miere D, Dumitrascu D. Diet in irritable bowel syndrome: What to recommend, not what to forbid to patients! 2017.
Fonte

11. Saha L. Irritable bowel syndrome: Pathogenesis, diagnosis, treatment, and evidence-based medicine. 2014.
Fonte

12. Didari T, Mozaffari S, Nikfar S, Abdollahi M. Effectiveness of probiotics in irritable bowel síndrome. 2015.
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13. Portincasa P et al. Irritable bowel syndrome and diet. 2017.
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14. Alammar N et al. The impact of peppermint oil on the irritable bowel syndrome: a meta-analysis of the pooled clinical data. 2019.
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15. Xiang Ng Q et al. A Meta-Analysis of the Clinical Use of Curcumin for Irritable Bowel Syndrome (IBS). 2018.
Fonte

16. Ballou S, Keefer L. Psychological Interventions for Irritable Bowel Syndrome and Inflammatory Bowel Diseases. 2017.
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Articolo scientifico
Mearin F, Montoro M. Síndrome de intestino irritable. 2012
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Libro di testo
Baldomero López V, Llames L. Diarrea aguda y crónica. Estreñimiento. Síndrome de intestino irritable. Enfermedad diverticular. En: Rodota E, Castro M. Nutrición clínica y Dietoterapia. Editorial Panamericana. 2012.
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Revisione sistematica e meta-analisi
Didari T, Mozaffari S, Nikfar S, Abdollahi M. Effectiveness of probiotics in irritable bowel síndrome. 2015.
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Articolo scientifico
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Meta-analisi
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Meta-analisi
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Articolo scientifico
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