Vitamina D
Ultimo aggiornamento: 28/12/2020

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Probabilmente ti sarai chiesto se hai bisogno di integrare la vitamina D nella tua dieta. Abbiamo raccolto le informazioni più aggiornate su questa molecola e le abbiamo riassunte in modo chiaro e comprensibile. Continua a leggere per risolvere tutti i tuoi dubbi e scegliere l’integratore più adatto a te.

La vitamina D favorisce l’assorbimento del calcio ed è essenziale per il mantenimento della salute delle ossa. Svolge anche un ruolo importante nel metabolismo cellulare, nella funzione muscolare e nella difesa dalle infezioni. La sua carenza è sempre più frequente ed è correlata alla bassa esposizione alla luce solare.

Le cose più importanti in breve

  • La vitamina D regola l’assorbimento del calcio e la formazione di un’ossatura sana. Il nostro corpo è in grado di sintetizzare la maggior parte della vitamina D tramite l’esposizione alla luce solare.
  • Altre fonti di vitamina D provengono da determinati alimenti (come il pesce) e dagli integratori.
  • La carenza di vitamina D causa disturbi della crescita nei bambini (rachitismo). Negli adulti causa osteoporosi e aumenta l’incidenza di malattie metaboliche, cardiache o neurologiche.

I migliori integratori di vitamina D: la nostra selezione

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Anche in questo caso le recensioni in Italia non sono molte, ma all’estero ne parlano più che bene. Secondo la nostra ricerca, il 90% degli utilizzatori è soddisfatto dell’acquisto, mentre qualcuno si è lamentato perché le capsule tendono ad attaccarsi dentro la confezione e non si riescono a separare facilmente.

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Guida all’acquisto: Tutto quello che devi sapere sulla vitamina D

La vitamina D assicura un corretto assorbimento del calcio e mantiene le nostre ossa sane. Interviene anche nel mantenimento della salute cardiaca, neurologica e metabolica. Fino al 50% della popolazione mondiale soffre di carenza di vitamina D. La mancanza di esposizione alla luce solare e una dieta povera di nutrienti sono i responsabili di questo deficit.

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La vitamina D, conosciuta come “vitamina del sole” è essenziale per il nostro benessere. (Fonte: Puhha: 54194400/ 123rf.com)

Cosa è la vitamina D esattamente?

Quando parliamo di “vitamine”, ci riferiamo a una serie di molecole essenziali per il corretto funzionamento del nostro corpo. Normalmente, sono necessarie in piccole quantità e devono essere assunte direttamente attraverso la dieta. Agiscono regolando il funzionamento di diversi ormoni ed enzimi (1).

La vitamina D è un composto con una struttura derivata dal colesterolo.

Esistono diversi tipi di vitamina D, ordinati da 1 a 5. Il corpo umano è in grado di utilizzare la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo). Un integratore etichettato con “vitamina D” include alcune di queste due molecole.

La vitamina D2 si trova negli alimenti di origine vegetale, mentre la vitamina D3 si trova negli alimenti di origine animale. La nostra pelle può sintetizzare colecalciferolo dopo l’esposizione al sole. Per questo motivo, alcuni scienziati preferiscono che questa molecola venga considerata un ormone anziché una vitamina essenziale(2).

Qual è la funzione della vitamina D?

La vitamina D non agisce solo a livello osseo. Negli ultimi decenni, gli scienziati hanno scoperto il suo ruolo di regolatore di numerosi processi corporei. Questa molecola è essenziale per mantenere in salute il nostro cuore, il nostro cervello e le nostre difese immunitarie.

Nella tabella seguente abbiamo stilato un elenco delle sue funzioni principali.

Sistema Funzione
Osseo Assorbimento del calcio nell’intestino. Formazione di ossa nuove e sostituzione delle ossa deteriorate.
Muscolare Aumento della forza di contrazione
Cardiovascolare Elasticità alle arterie e riduzione della pressione sanguigna.
Renale Regolazione della funzione renale. Controllo dei livelli di fosforo e calcio.
Riproduttore Creazione di ormoni sessuali (testosterone ed estrogeni).
Immunitario Attivazione del sistema immunitario. Regolazione dell’autoimmunità.
Nervoso Protezione neurale. Stabilizzazione dell’umore.

Al giorno d’oggi non sono noti tutti i meccanismi coinvolti nelle diverse funzioni della vitamina D. Tuttavia, esiste un gran numero di studi che collegano la sua carenza ad alterazioni negative in diversi organi. Questa molecola, quindi, ha un valore inestimabile per la nostra salute (2).

Come si assorbe la vitamina D nel mio organismo?

La vitamina D entra nel corpo attraverso il cibo o viene sintetizzata dopo l’esposizione alla luce solare. Questa molecola è inattiva e deve essere sottoposta a una serie di reazioni prima che il corpo la possa utilizzare. La forma attiva di vitamina D è un ormone noto come calcitriolo.

In questo processo di attivazione, intervengono il fegato e i reni.

Consulta il tuo medico se soffri di qualsiasi condizione che possa influire sulla funzione di questi organi. Il tuo corpo potrebbe non essere in grado di attivare queste molecole. In questo caso, l’integrazione di vitamina D2 o D3 dovrebbe essere supervisionata da un professionista (3, 4).

Il modo più efficace per garantire un apporto giornaliero ottimale di vitamina D è l’esposizione al sole. Se preferisci le attività al chiuso o usi la protezione solare che blocca i raggi UVB, consuma alimenti ricchi di vitamina D. Puoi anche inserire un integratore nella tua dieta per assicurarti che i tuoi livelli siano appropriati (2).

In che modo la luce solare influenza i miei livelli di vitamina D?

Quando la luce ultravioletta colpisce la pelle, si verifica una reazione chimica che trasforma il colesterolo in vitamina D3. I raggi ultravioletti di tipo B sono coinvolti in questo processo. Gli esperti raccomandano l’esposizione alla luce solare per cinque-quindici minuti al giorno. Queste tempistiche possono variare in base a diversi fattori.

L’età e il colore della pelle influenzano la sintesi; più vecchia e maggiore è la pigmentazione, minore sarà la creazione di colecalciferolo. Anche l’utilizzo di filtri solari che bloccano l’ingresso dei raggi UVB influisce sulla produzione di vitamina D. Vivere in zone con poca luce solare, specialmente in inverno, è un altro fattore da considerare (7).

Sapevi che la vitamina D appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili e viene immagazzinata nei tessuti grassi del corpo?

Qual è la dose corretta di vitamina D?

La concentrazione di vitamina D attiva nel sangue viene misurata in microgrammi (μg) o nanogrammi (ng). Si raccomanda di mantenere i livelli di questa molecola sopra i 30 ng. La quantità di vitamina D2 o D3 necessaria per ottenere la corretta concentrazione di calcitriolo è stimata in Unità Internazionali (UI):

Gruppo di popolazione Dose giornaliera consigliata
Bebè 0-6 mesi 400 UI
Bebè 6-12 mesi 400 UI
Bambini 1-3 anni 600 UI
Bambini 4-8 anni 600 UI
Adolescenti 9-18 anni 600 UI
Adulti fino a 70 anni 600 UI
Anziani di oltre 70 anni 800 UI

*(10)

Come puoi vedere, la dose giornaliera raccomandata di vitamina D aumenta con l’età. Gli adolescenti sono in una fase di crescita e hanno bisogno di questa molecola per rendere forti le ossa. Chi ha più di 70 anni ha bisogno di alte dosi di vitamina D per mantenere in buone condizioni i muscoli, le ossa e il sistema immunitario.

Quali alimenti sono ricchi di vitamina D?

Gli alimenti apportano una quantità inferiore di vitamina D rispetto alla produzione epidermica. Ad ogni modo, possiamo trovare fonti di questa molecola in alcuni gruppi alimentari. Il colecalciferolo (D3) si trova negli alimenti di origine animale, mentre l’ergocalciferolo (D2) abbonda negli alimenti di origine vegetale.

I cibi più ricchi di vitamina D sono quelli di origine animale. Pesce azzurro, fegato (di pollo o vitello) e tuorlo sono ricchi di colecalciferolo. Le verdure sono generalmente povere di vitamina D, quindi i vegani dovrebbero cercare delle fonti alternative. Ad esempio, alcuni funghi o alimenti fortificati artificialmente.

Alimento Tipo di vitamina D Concentrazione approssimata (UI)
Olio di fegato di merluzzo (1 cucchiaio) D3 500
Salmone (75 g) D3 350
Tonno D3 150
Sardine ( 75g) D3 145
Bevanda vegetale fortificata(250 ml) D2 (vegana) 100
Tuorlo d’uovo (unità) D3 45
Margarina fortificata (1 cucchiaio) D2/D3 30

Vegani e vegetariani dovrebbero tener conto che l’ergocalciferolo viene assorbito peggio della vitamina D di origine animale. Fortunatamente oggi esistono integratori e cibi fortificati che offrono un apporto extra di questa molecola. Ad esempio, vengono coltivate specie di funghi contenenti fino a 200 UI di vitamina D per 100 gr.

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La vitamina D regola la produzione ormonale, specialmente di insulina. (Fonte: Baibakova: 61624754/ 123rf.com)

Chi è affetto da carenza di vitamina D?

La carenza di vitamina D colpisce gran parte della popolazione mondiale. Gli studi più modesti stimano una carenza del 30%. Altri esperti dicono che fino all’80% delle persone hanno una mancanza di calcitriolo. Lo stile di vita sedentario e una minore esposizione alla luce solare sono i principali responsabili (2, 9).

I gruppi che presentano un rischio maggiore di soffrire di una carenza di vitamina D sono i seguenti:

  • Adulti di oltre 55 anni: Con l’aumentare dell’età, la pelle riduce la sua capacità di sintetizzare colecalciferolo.
  • Impiegati in ufficio e studenti: Passano la maggior parte del loro tempo in casa e non si espongono molto alla luce solare.
  • Persone con la pelle scura: La maggiore quantità di melanina nella pelle ostacola la creazione di vitamina D.
  • Vegani e vegetariani: L’ergosterolo è più difficile da assorbire e da usare rispetto alla vitamina D di origine animale.
  • Le persone che usano spesso la protezione solare: Questo prodotto blocca i raggi UVB e impedisce la formazione di vitamina D.
  • Persone con malattie intestinali croniche: Hanno difficoltà ad assimilare la vitamina D nel tratto digestivo.

Come si manifesta la carenza di vitamina D?

È ormai noto da anni che l’ipovitaminosi D produce alterazioni nel metabolismo delle ossa. La carenza di questa molecola causa difficoltà al momento dell’assorbimento del calcio e del fosforo. Di conseguenza, appariranno alterazioni nel funzionamento della ghiandola paratiroidea e nella formazione di nuovo tessuto osseo.

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Gli studenti e gli impiegati che trascorrono molto tempo al chiuso possono soffrire di una carenza di vitamina D.
(Fonte: Gstockstudio: 53684166/ 123rf.com)

Gli studi più recenti affermano che la carenza di vitamina D è associata a una sintomatologia più estesa. In alcune persone può iniziare come una sensazione soggettiva di stanchezza e sonnolenza. Anche i mal di testa quotidiani che non possono essere associati a un’altra malattia sono legati alla mancanza di calcitriolo. Di seguito, è possibile visualizzare un elenco di effetti indesiderati correlati a bassi livelli di vitamina D (11):

  • Insorgenza di osteoporosi, osteomalacia e rachitismo nei bambini
  • Dolori ossei (specialmente nella parte bassa della schiena)
  • Dolori muscolari
  • Infezioni frequenti
  • Fatica e sonnolenza accompagnate da mal di testa
  • Depressione
  • Difficoltà nel guarire le ferite
  • Perdita di capelli e calvizia
  • Demenza
  • Aumento della gravità delle malattie autoimmuni
  • Possibile aumento dell’incidenza di cancro (2, 12)

Chi dovrebbe assumere un integratore di vitamina D?

C’è un dibattito sulla necessità di integrare la vitamina D. Si stima che il 40-50% delle persone abbia qualche tipo di carenza. Pertanto, alcuni esperti consigliano di somministrare vitamina D a tutta la popolazione. Altre fonti suggeriscono di somministrare un integratore solo a determinati gruppi (13):

  • Adulti oltre i 55 anni
  • Vegani o vegetariani rigorosi
  • Persone con la pelle scura, specialmente se passano molto tempo al chiuso
  • Donne in gravidanza (sotto controllo medico) e donne in postmenopausa
  • Adolescenti che passano molto tempo al chiuso
  • Lavoratori di uffici, studenti o persone che non si espongono alla luce solare
  • Persone obese
  • Persone che hanno subito un intervento di chirurgia bariatrica
  • Persone con problemi cardiovascolari (ipertensione, insufficienza cardiaca)
  • Persone con una dieta povera di vitamina D per qualsiasi motivo
  • Persone con insufficienza renale
Dr. Miguel Sánchez VieraDirettore dell’Istituto di Dermatologia Integrata
“I gruppi che hanno un maggiore bisogno di questo tipo di vitamina sono proprio quelli che si proteggono di più dal sole: come i bambini, gli anziani e le donne incinte.”

Come può aiutarmi un integratore di vitamina D?

Livelli sani di vitamina D sono stati associati a una diminuzione della mortalità per qualsiasi causa. Numerosi studi hanno dimostrato una minore incidenza di osteoporosi, osteomalacia e rachitismo. Sono comparsi anche altri benefici legati all’attività di calcitriolo a livello neuronale, muscolare e cardiovascolare (2, 11, 13):

  • Migliora la forza e la resistenza
  • Sensazione soggettiva di benessere
  • Minor incidenza di infezioni (influenza e raffreddori)
  • Minore incidenza di fatica
  • Miglioramento dell’umore, alleviamento della depressione
  • Miglior controllo della pressione sanguigna
  • Miglior controllo delle malattie autoimmuni (come il lupus)
  • Miglioramenti della memoria e della concentrazione
  • Diminuzione del BMI, della circonferenza della vita del colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”)
  • Minor progressione delle malattie degenerative (come la degenerazione maculare associata all’età)

È possibile assumere troppa vitamina D?

La vitamina D è di tipo liposolubile. Ciò significa che viene immagazzinata nei tessuti adiposi del corpo e viene rimossa con difficoltà. Pertanto, è possibile intossicarsi di vitamina D se viene consumata in quantità eccessive. Questo non accade con le vitamine idrosolubili, come la C, il cui eccesso viene immediatamente eliminato nelle urine.

Si raccomanda di non superare 4000 UI al giorno di vitamina D. Un eccesso di integratori o cibi fortificati causerà debolezza, vomito, coliche renali e calcificazioni arteriose. L’esposizione al sole crea solo la quantità di vitamina necessaria e non è mai stata associata all’avvelenamento da colecalciferolo (8).

Dr. Alejandro Ernesto MacíasDottore in medicina
“L’avvelenamento da vitamina D è molto raro perché quando ce n’è troppa il corpo smette di produrla.”

Che tipi di integratori di vitamina D esistono?

Gli integratori di vitamina D da banco contengono vitamina D3 (colecalciferolo) o vitamina D2 (ergocalciferolo). Questi composti vengono processati dal fegato e dai reni, creando la forma attiva di questa vitamina (calcitriolo). Il calcitriolo è disponibile solo tramite prescrizione medica, poiché è associato a un maggior rischio di intossicazione.

  • Vitamina D3 (colecalciferolo): Questa molecola si trova in prodotti di origine animale ed è sintetizzata nella pelle dopo l’esposizione al sole. È la forma più biodisponibile e quella più raccomandata quando si sceglie un prodotto con vitamina D. Non è adatta ai vegani o vegetariani perché di origine animale.
  • Vitamina D2 (ergocalciferolo): Questo composto si trova in funghi e alimenti di origine vegetale. Pertanto, gli integratori con D2 sono adatti a vegani e vegetariani. Tuttavia, questa forma è assimilata e immagazzinata peggio della vitamina D3. Si raccomanda di scegliere questo tipo di integratore se si segue una dieta vegetariana rigorosa.

Perché un integratore di vitamina D e non un integratore di calcio?

Alcuni anni fa si consigliava di associare un integratore di calcio nella dieta degli anziani. Ciò era particolarmente vero nel caso delle donne in menopausa a rischio di lesioni ossee. Recentemente, l’eccesso di calcio ha iniziato ad essere associato ad un aumento paradossale delle fratture.

L’assunzione eccessiva di integratori di calcio porta ad effetti collaterali indesiderati, come calcoli renali e calcificazioni arteriose. La vitamina D aiuta a costruire ossa forti e non è associata spesso ad effetti indesiderati, quindi una risulta una buona alternativa agli integratori di calcio (14, 15, 16). Una corretta alimentazione fornirà facilmente il calcio necessario.

Criteri di acquisto

Spesso la ricerca dell’integratore perfetto può far impazzire. Per facilitarti questo compito, abbiamo raccolto i criteri di acquisto più rilevanti nella scelta di un integratore di vitamina D. Valuta le seguenti caratteristiche e assicurati di trovare il prodotto più adatto alle tue esigenze:

  • Allergeni
  • Interazioni farmacologiche
  • Nutrizione vegana o vegetariana
  • Capacità di assorbimento
  • Metodo di somministrazione
  • Rapporto qualità/prezzo

Allergeni

Sfortunatamente, gli integratori di vitamina D possono causare reazioni allergiche. Controlla gli ingredienti dell’integratore di tua scelta, in particolare gli eccipienti. Puoi trovare tracce di soia, mais o noci. Se non sei sicuro di essere sensibile a un determinato componente, consulta il produttore o il medico.

Interazioni farmacologiche

La vitamina D è in grado di produrre interazioni con un gran numero di farmaci. Un’interazione tra farmaci può rendere l’azione di un farmaco più intensa o meno efficace del previsto.

Consulta il tuo medico prima di utilizzare un integratore di vitamina D se utilizzi uno dei seguenti trattamenti:

  • Farmaci per insufficienza renale cronica
  • Antiepilettici
  • Farmaci ipolipemizzanti (medicinali per abbassare il colesterolo)
  • Farmaci per il trattamento della psoriasi
  • Alcuni antibiotici
  • Digossina (trattamento antiaritmico)
  • Trattamento antipertensivo
  • Alcuni diuretici
  • Corticosteroidi
  • Lassativi

Nutrizione vegana o vegetariana

Se hai deciso di seguire una rigida dieta vegetariana, presta particolare attenzione al tuo integratore di vitamina D. La vitamina D3 proviene da fonti animali come l’olio di pesce azzurro e non è adatta ai vegani. Gli integratori di D2 o ergocalciferolo sono gli unici di origine vegetale al 100%.

Ci sono produttori che pubblicizzano i loro integratori come “vitamina D3 vegan”. Ad esempio, una società consultata dichiara di aver ottenuto colecalciferolo da un lichene. È difficile garantire la veridicità di queste promesse, quindi se si vuole essere sicuri di consumare un prodotto vegano al 100%, si consiglia di utilizzare ergocalciferolo.

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È possibile somministrare vitamina D in capsule. Questa formulazione è utilizzata soprattutto dagli adulti. (Fonte: Puhhhar: 47895081/ 123rf.com)

Modalità di somministrazione

Quando scegli il tuo integratore, è importante usare una modalità di somministrazione con la quale ti trovi bene. Per ottenere un adeguato apporto di vitamina D è necessario seguire costantemente questo trattamento e ciò sarà molto più facile se scegli un prodotto che fa per te.

Puoi trovare integratori di vitamina D sotto forma di:

  • Compresse: Sono compresse rivestite con un eccipiente che conferisce loro un sapore migliore e le rende più facili da inghiottire.
  • Capsule molli: Facilitano l’assunzione e rendono più veloce l’assorbimento. La copertura è fatta di gelatina (o un’alternativa vegana).
  • “Spray” orale: Progettato per quelle persone che hanno difficoltà a deglutire le compresse. Si consiglia di spruzzarlo in bocca, anche se ci sono persone che lo usano sul cibo con buoni risultati.
  • Gocce: Come lo spray, è un formato utile per chi ha difficoltà a deglutire. L’uso di un contagocce consente di dosarne meglio la quantità.

Rapporto qualità/prezzo

Ci sono confezioni che contengono una quantità sufficiente di vitamina D per un anno intero. Se hai bisogno di integrare per un lungo periodo ti tempo, ti consigliamo di orientarti verso questi prodotti. Comporteranno un investimento maggiore (circa 5 euro in più rispetto a una confezione trimestrale), ma risparmierai a lungo termine.

Conclusioni

La vitamina D, nota come “vitamina del sole”, ci dà forza e vitalità. Tuttavia, il nostro stile di vita sempre più sedentario ci espone alla mancanza di questa molecola. Se vuoi ossa forti, un sistema immunitario attivo e una mente lucida, considera l’assunzione di un integratore di vitamina D2 o D3 alla tua dieta.

Speriamo che il nostro articolo ti sia stato utile per capire meglio questa sostanza nutritiva. Utilizza queste informazioni per scegliere l’integratore adatto a te e ottenere tutti i benefici della vitamina D. Se integri in maniera consapevole e responsabile, potrai goderti una vita piena, attiva e felice.

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(Fonte dell’immagine in evidenza: Songpracone: 53649602/ 123rf.com)

Riferimenti (16)

1. H. Stipanuk M, A. Caudill M. Biochemical, physiological, and molecular aspects of human nutrition. 3rd edition. Elsevier; 2013. 948 p.
Fonte

2. Nair R, Maseeh A. Vitamin D: The sunshine vitamin. Vol. 3, Journal of Pharmacology and Pharmacotherapeutics. 2012. p. 118–26.
Fonte

3. Keane JT, Elangovan H, Stokes RA, Gunton JE. Vitamin D and the liver—correlation or cause? Vol. 10, Nutrients. MDPI AG; 2018.
Fonte

4. Gois PHF, Wolley M, Ranganathan D, Seguro AC. Vitamin D deficiency in chronic kidney disease: Recent evidence and controversies. Vol. 15, International Journal of Environmental Research and Public Health. MDPI AG; 2018.

5. Skin pigmentation and vitamin D status: A single-center, cross-sectional study. J Am Acad Dermatol. 2017 Jun;76(6): AB237.
Fonte

6. Feldman D, Krishnan A V., Swami S. Vitamin D. Biology, Actions, and Clinical Implications. In: Osteoporosis: Fourth Edition. Elsevier Inc.; 2013. p. 283–328.
Fonte

7. Young AR, Narbutt J, Harrison GI, Lawrence KP, Bell M, O’Connor C, et al. Optimal sunscreen use, during a sun holiday with a very high ultraviolet index, allows vitamin D synthesis without sunburn. Br J Dermatol. 2019.
Fonte

8. Vitamin D — Health Professional Fact Sheet [Internet]. [cited 2019 Sep 1].
Fonte

9. Cancer Research UK. Certain groups of people have a higher risk of vitamin D deficiency including those with darker skin. Vitam D Expert Rev. 2010;25:6.

10. USDA Food Composition Databases [Internet]. [cited 2019 Sep 1].
Fonte

11. Gani LU, How CH. PILL Series. Vitamin D deficiency. Singapore Med J [Internet]. 2015 [cited 2019 Sep 1];56(8):433–6; quiz 437.
Fonte

12. Garland CF, Garland FC, Gorham ED, Lipkin M, Newmark H, Mohr SB, et al. The Role of Vitamin D in Cancer Prevention. Am J Public Health. 2006.
Fonte

13. Varsavsky M, Rozas Moreno P, Becerra Fernández A, Luque Fernández I, Quesada Gómez JM, Ávila Rubio V, et al. Recommended vitamin D levels in the general population. Endocrinol Diabetes y Nutr. 2017 Mar 1;64:7–14.
Fonte

14. Li K, Wang XF, Li DY, Chen YC, Zhao LJ, Liu XG, et al. The good, the bad, and the ugly of calcium supplementation: A review of calcium intake on human health. Vol. 13, Clinical Interventions in Aging. Dove Medical Press Ltd.; 2018. p. 2443–52.
Fonte

15. Bolland MJ, Leung W, Tai V, Bastin S, Gamble GD, Grey A, et al. Calcium intake and risk of fracture: Systematic review. BMJ. 2015 Sep 29;351
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16. Holick MF. The role of vitamin D for bone health and fracture prevention. Vol. 4, Current Osteoporosis Reports. 2006. p. 96–102.
Fonte

Libro scientifico
H. Stipanuk M, A. Caudill M. Biochemical, physiological, and molecular aspects of human nutrition. 3rd edition. Elsevier; 2013. 948 p.
Vai alla fonte
Articolo scientifico
Nair R, Maseeh A. Vitamin D: The sunshine vitamin. Vol. 3, Journal of Pharmacology and Pharmacotherapeutics. 2012. p. 118–26.
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Studio scientifico
Keane JT, Elangovan H, Stokes RA, Gunton JE. Vitamin D and the liver—correlation or cause? Vol. 10, Nutrients. MDPI AG; 2018.
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Articolo medico
Gois PHF, Wolley M, Ranganathan D, Seguro AC. Vitamin D deficiency in chronic kidney disease: Recent evidence and controversies. Vol. 15, International Journal of Environmental Research and Public Health. MDPI AG; 2018.
Cross-sectional study
Skin pigmentation and vitamin D status: A single-center, cross-sectional study. J Am Acad Dermatol. 2017 Jun;76(6): AB237.
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Libro scientifico
Feldman D, Krishnan A V., Swami S. Vitamin D. Biology, Actions, and Clinical Implications. In: Osteoporosis: Fourth Edition. Elsevier Inc.; 2013. p. 283–328.
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Studio scientifico
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Recensioni